Occhio di pavone e funghi meno visibili

funghi
I trattamenti specifici per combattere gli attacchi diffusi in oliveto di occhio di pavone

Negli oliveti in cui nello scorso anno sono stati osservati attacchi diffusi di occhio di pavone (Spilocaea oleaginea), di piombatura (Mycocentrospora cladosporoides) o di lebbra (Gleosporium olivarum, G. clavatum), prima della fioritura andrà effettuato un trattamento specifico per proteggere la nuova vegetazione, devitalizzando la carica di inoculo localizzata sulle foglie e i rametti infetti o sulle drupe mummificate.

I prodotti a base di rame sono ad ampio spettro e quindi attivi anche su altre malattie tra cui la rogna batterica. Il rame agevola la caduta delle foglie infette, soprattutto di quelle colpite da spilocea, più sensibili alla fitotossicità dello ione metallico il quale penetra più facilmente nel mesofillo fogliare attraverso le lesioni della cuticola provocate dal fungo.

In alternativa ai composti rameici è sempre possibile l’uso di dodina o mancozeb i quali non hanno effetti fitotossici e possono essere applicati anche a ridosso della fioritura sia per proteggere la nuova vegetazione che per devitalizzare i conidi ancora presenti. Contro l’occhio di pavone è registrata una miscela a base di tebuconazolo e trifloxystrobin attiva anche contro gli agenti fungini responsabili della lebbra.

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L’articolo completo è disponibile su richiesta presso la redazione di Terra e Vita

Occhio di pavone e funghi meno visibili - Ultima modifica: 2016-05-03T10:29:20+02:00 da Sandra Osti

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