Rinvio delle rate dei mutui, l’impegno di Ismea

moratoria delle rate dei mutui in scadenza a sostegno degli olivicoltori pugliesi colpiti da Xylella e gelate
Ismea accoglie la richiesta di moratoria delle rate dei mutui in scadenza a sostegno degli olivicoltori pugliesi colpiti da Xylella e gelate. L’impatto della Xylella esaminato da Italia Olivicola: il 10% del calo produttivo nazionale è dovuto al batterio.

Ismea intende rinviare le rate in scadenza dei mutui di olivicoltori in difficoltà a causa della Xylella e dei danni subiti per la gelata del 2018.

Il sostegno dell’Istituto arriva attraverso l’impegno del Direttore generale Raffaele Borriello, che, tenendo conto delle proteste pervenute dagli olivicoltori, presenterà in consiglio di amministrazione una revisione delle attuali procedure di rinvio delle rate, con l’obiettivo di dare una risposta concreta alle imprese olivicole in difficoltà per gli effetti della Xylella e delle gelate dello scorso anno.

Una misura accolta positivamente da molte organizzazioni di olivicoltori. «Da Ismea è arrivato un segnale molto importante a sostegno degli olivicoltori pugliesi, stremati dopo una stagione drammatica a causa delle gelate e della Xylella che ha colpito 22 milioni di ulivi su un’area di circa 770mila ettari. – commenta David Granieri, Presidente di Unaprol. - L’impegno preso dall’Istituto per l’attuazione della moratoria delle rate dei mutui in scadenza per gli olivicoltori pugliesi rappresenta un sostegno concreto per tante aziende sull’orlo del collasso, dopo un calo record della produzione del 68% nella campagna olearia 2018-2019. Dopo anni di parole, ritardi e rimpalli di responsabilità, servono interventi concreti. Per questo l’Unaprol, simbolicamente, consegnerà in Puglia 100mila piante di ulivo, entro aprile».

In attesa dei decreti

La misura annunciata da Borriello arriva proprio in risposta della proposta dei Gilet Arancioni e delle organizzazione affiliate.

«Si tratta di un primo importante risultato ottenuto dopo una serie di incontri che in questi giorni abbiamo ottenuto con i vertici di Ismea». È Il commento del portavoce Onofrio Spagnoletti Zeuli, il quale sottolinea comunque la necessità di ulteriori misure concrete: «Adesso aspettiamo gli interventi di Agea e, soprattutto, i decreti che il Ministro Centinaio ci ha promesso lo scorso 14 febbraio che saranno approvati, da notizie che circolano, la prossima settimana. Abbiamo riportato l’olivicoltura italiana al centro dell’attenzione mediatica e politica, non molleremo fino a quando non avremo ottenuto i risultati auspicati».

Xylella, 4 milioni gli olivi persi

A chiedere interventi straordinari a sostegno della ristrutturazione e riconversione degli oliveti salentini è anche Italia Olivicola, che ha di recente elaborato uno studio sull’impatto dell’epidemia in Puglia, stimando a 4 milioni il numero di piante produttive perse a causa del batterio, con un calo produttivo risultante di quasi 30.000 tonnellate di olio, equivalente al 10% della produzione nazionale.

Le perdite riguardano le province di Lecce, dove si trovano 40.000 dei 50.000 ettari colpiti, Brindisi e Taranto. Ancora più dei dati riguardanti le superfici e il numero di piante colpite, significativa è la stima dell’organizzazione sulle perdite economiche, che ammonterebbero a 390 milioni di euro dovuti alla mancata produzione.

L’intervento chiesto da Italia Olivicola ammonta a 500 milioni di euro, cifra stimata per la realizzazione di nuovi impianti soprattutto nella zona infetta, dove il rischio è quello della desertificazione produttiva. L’appello è rivolto a tutti i livelli amministrativi.

«Siamo davanti ad una catastrofe senza precedenti che deve essere affrontata in sinergia tra Unione Europea, Governo e Regione senza perdere più tempo – afferma Gennaro Sicolo, Presidente di Italia Olivicola -. Ogni minuto perso regala al batterio la possibilità di avanzare e distruggere completamente la nostra olivicoltura».

L’area colpita dal batterio include circa 22 milioni di piante, pertanto il rischio è che la capacità produttiva delle aree interessate sia destinata a calare drasticamente nei prossimi anni.

«Se non verrà attuato un piano di interventi serio ed efficace, purtroppo, a partire soprattutto dall’area definita infetta – prevede Sicolo - entro pochi anni la produzione di olio di oliva in Salento prima, e nel resto della Puglia poi, è destinata ad azzerarsi e a scomparire completamente, con conseguenze nefaste per migliaia di famiglie».

Rinvio delle rate dei mutui, l’impegno di Ismea - Ultima modifica: 2019-03-04T12:25:09+01:00 da Barbara Gamberini

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