«Giovedì 24 luglio sarà presentato in Consiglio dei ministri un Collegato agricolo che conterrà importanti novità, in particolare per l'olivicoltura. Si tratta di un segnale concreto che vogliamo dare a una delle filiere più strategiche per il nostro Paese, insieme a quella del grano». Lo ha annunciato il sottosegretario al ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Patrizio La Pietra, intervenendo a Roma all’iniziativa “Frantoiani in rete: custodi della tradizione, attori del cambiamento”, promossa da Aifo – Associazione italiana frantoiani oleari.

Al Senato un disegno di legge per l’inasprimento delle sanzioni
«La nostra è una nazione esportatrice – ha spiegato il sottosegretario – ma esportiamo più olio di quanto ne produciamo. Con un consumo interno molto elevato, siamo quindi costretti a importarne una parte. È fondamentale che queste importazioni siano rigorosamente controllate: per questo abbiamo potenziato le attività delle forze dell’ordine. Inoltre, è in discussione al Senato un disegno di legge per l’inasprimento delle sanzioni, perché frodare sull’olio non è solo un illecito commerciale, ma un danno diretto all’immagine del made in Italy».
La Pietra ha quindi ribadito l'importanza di aumentare la produzione di olio extravergine 100% italiano, realizzato con olive coltivate e trasformate nel nostro Paese, ricordando che questo obiettivo rispondono gli accordi di filiera e il bando da 100 milioni di euro per i frantoi, finanziato con risorse del Pnrr.
Il nuovo Piano olivicolo nazionale
Nel corso dell'incontro, sollecitato sul tema del bando frantoi, il sottosegretario ha assicurato che il ministero ha completato l’iter tecnico-amministrativo ed è pronto a trasferire le risorse alle Regioni. «Dopo una prima bozza, ieri sera abbiamo presentato una seconda versione. Puntiamo ad avere un testo definitivo entro settembre-ottobre, così da poterlo integrare nella prossima legge di bilancio e individuare le risorse necessarie per il settore. Se ci saranno ostacoli - ha detto - siamo disponibili a confrontarci con gli enti territoriali per superarli e garantire che le risorse arrivino ai beneficiari nel più breve tempo possibile».
Olivicoltura, «Serve una visione unitaria della filiera»
Il presidente Aifo, Elia Pellegrino, ha sottolineato la necessità di una visione unitaria della filiera: «Il futuro dell’olio extravergine italiano passa attraverso una filiera che sa collaborare, investire e valorizzare le competenze di ciascuno dei suoi attori. Non possiamo pensare che l’eccellenza si raggiunga se manca il dialogo tra chi coltiva, chi trasforma e chi imbottiglia. Solo lavorando insieme - ha concluso - con obiettivi comuni e strumenti adeguati per l'olivicoltura nazionale, potremo garantire un futuro al nostro olio, che sia davvero sostenibile, autentico e competitivo sui mercati internazionali».
Tra gli altri temi sollevati nel corso dell’incontro: la centralità del frantoio come anello determinante nella trasformazione del prodotto e garante della qualità finale; la proposta di un sistema di certificazione nazionale della sostenibilità per l’olio extravergine d’oliva; la necessità di attivare strumenti finanziari agili, come il Pegno rotativo anche per gli oli non Ig; l’urgenza di riformare il quadro sanzionatorio nazionale per contrastare efficacemente la contraffazione e di istituire la Commissione unica nazionale (Cun) dell’olio d’oliva; la richiesta di una governance di filiera forte, inclusiva e rappresentativa, anche attraverso una nuova organizzazione interprofessionale.