Chiusa con successo la 19ma edizione di Forbici d’oro – Campionato nazionale di potatura dell’olivo allevato a vaso policonico organizzato da Amap, nell’ambito dell’evento Innovazione in campo – Oliveto, di Edagricole.
La gara si è tenuta sabato 20 aprile 2024 alla Rocca di Casalina, Deruta (Perugia) presso la Fondazione Agraria. 70 i concorrenti provenienti dalle selezioni regionali delle Agenzie Arsac Calabria, Arsarp Molise, Laore Sardegna, Sicilia e Abruzzo e dai percorsi formativi ed esami valutativi di Scuola Potatura Olivo – Direttore Giorgio Pannelli. 14 le regioni rappresentate: oltre alle Marche ed alle regioni precedentemente indicate, erano presenti concorrenti da Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Toscana, Trentino-Alto Adige, Umbria, Veneto, tutti animati da una comune passione e dal desiderio di accogliere la sfida di razionalizzare l’olivicoltura italiana, perché sia sempre più competitiva e “accattivante” per i giovani olivicoltori.
Professione potatore
La figura del potatore professionista va a sostituirsi ad improvvisati tagliatori che imperversano nelle mille olivicolture italiane, effettuando tagli sconsiderati e capitozzature, per abbassare le piante, pensando di semplificare la raccolta. È assolutamente necessario ed urgente un recupero di professionalità degli addetti alla potatura che parte da un’approfondita conoscenza delle peculiari caratteristiche anatomiche, morfologiche e fisiologiche dell’olivo, nel rispetto delle esigenze economiche dell’azienda; il potatore dovrà essere un abile mediatore tra olivo e produttore, in modo che il rapporto tra di essi non sia conflittuale, ma rispettoso dei reciproci interessi. Ciò è reso possibile dalla forma di allevamento a vaso policonico che con la sua semplicità e con la corretta esecuzione dei tagli, eseguiti annualmente in modo rapido ed essenziale, limita la quantità di legno strutturale, salvaguarda la sanità dell’albero e concentra i rami fruttiferi nella porzione medio-bassa della chioma.
Il potatore professionista utilizza dispositivi di protezione individuale (dpi), per lavorare in sicurezza in qualsiasi situazione: casco, visiera/occhiali, guanti e pantaloni antitaglio, scarponi antiscivolo con punta rinforzata, cuffie per la protezione dell’udito, ecc.
Forbici d’Oro 2024, la gara
Un’Italia olivicola che si sfida a suon di forbici e seghetto, su 3 piante a testa in un tempo massimo di 30 minuti complessivi; forma di allevamento richiesta: vaso policonico. Consentita solo attrezzatura manuale, dotata di prolunga, per lavorare rigorosamente da terra (vietato salire sulle piante).
Si è trattato di una potatura di riforma, una prova difficile, con i minuti contati, alla ricerca del vaso policonico che è dentro ogni olivo. Molto più facile “aggiustare” un vaso policonico già impostato, intervenendo eventualmente con piccoli tagli di riforma, più difficile e stimolante cercare le migliori soluzioni per restituire una struttura della pianta. La potatura di riforma è sicuramente quella che riguarda la maggior parte delle situazioni in cui i potatori professionisti si trovano ad operare. Dalle modalità di intervento dipende la futura produzione e la sanità della pianta; si tratta di un progetto, in cui l’obbiettivo non è di certo la produzione dell’anno in corso, ma quella degli anni a venire, per far esprimere alla pianta le potenzialità produttive, compatibilmente alla varietà e all’ambiente di coltivazione. La riforma, fatta tutta in una volta, presuppone interventi successivi di manutenzione dell’albero (spesso trascurati), che vanno eseguiti rigorosamente tutti gli anni, per riportare la pianta all’equilibrio vegeto-produttivo e mantenerlo nel tempo.
In tanti anni di Forbici d’oro si è assistito ad un miglioramento delle prestazioni dei concorrenti; nell’edizione 2024 il numero è stato aumentato da 60 a 70 proprio per dare maggiore spazio alle sempre più numerose professionalità che si affacciano in questo scenario.
Partecipazione di rappresentanti degli Istituti Agrari
Hanno avuto accesso a Forbici d’oro i primi 3 classificati del 3° Campionato Nazionale degli Istituti Agrari che si è tenuto ad Ascoli Piceno lo scorso 27 marzo. Organizzato dall’Istituto C. Ulpiani, ha visto la collaborazione di Amap, Re.N.Is.A (Rete Nazionale Istituti Agrari) e Scuola Potatura Olivo di Giorgio Pannelli; sul podio
- Tommaso Braconi, dell’IIS Cuppari – Salvati di Jesi (AN),
- Gianluigi Lisi dell’IIS S. Pertini di Alatri (Fr),
- Mariotti Luca dell’Iis A. Cecchi di Pesaro.
Le piante sono state valutate da un Giuria, presieduta da Barbara Alfei (Amap, nella foto qui sotto, la prima da destra) e composta da Tiziano Aleandri, Luc Feliziani e Adriano Rossi di Scuola Potatura olivo e Maurizio Corbo dell’Agenzia regionale Molise Arsarp.
A ciascuna pianta è stato attribuito un punteggio da 0 a 20 (dove 12 rappresenta la sufficienza, 15 il punteggio valido per i percorsi di Scuola Potatura Olivo).
I parametri di valutazione dell’operato sono relativi a:
- conformazione della cima: regolarità della conformazione delle cime;
- equilibrio tra le branche primarie: equilibrio tra i coni e corretta distribuzione degli spazi;
- branche secondarie: numero, disposizione spaziale e conformazione;
- equilibrio vegeto-produttivo: densità della chioma, quindi intensità di potatura;
- rispondenza alla conformazione ideale.
Dimostrazione e convegno
Molto partecipata la dimostrazione di potatura a cura di Giorgio Pannelli – Scuola Potatura Olivo e il Convegno del pomeriggio “L’olivicoltura del futuro passa dalla sostenibilità”, che ha visto nella prima parte la tavola rotonda “Innovazione per una olivicoltura sostenibile” coordinata da Edagricole, con gli interventi di Franco Famiani, Primo Proietti, Eric Conti e Riccardo Gucci, e la sezione dedicata a Forbici d’oro, coordinata da Marco Rotoni - Presidente Amap, “Nuova vita all’olivo”, con Barbara Alfei e Giorgio Pannelli.
La premiazione
Per i vincitori non premi materiali (attrezzature per la potatura) ma targhe simboliche, a scongiurare la competizione agguerrita, la caccia al premio, favorendo il sano confronto, l’approfondimento, la voglia di mettersi alla prova e di farsi giudicare...in un’arte così importante quale quella della potatura, che tanto influenza il risultato economico delle imprese olivicole.
I vincitori:
- Edoardo Dottori (Marche) campione Forbici d’oro 2024;
- il miglior giovane studente Luca Mariotti dell’Istituto agrario Cecchi di Pesaro.
- Giuseppe Romeo dalla Calabria,
- Andrea d’Elia dal Molise,
- Francesco Marsico dalla Calabria,
- Francesco Gentili (Marche),
- Andrea Benelli (Emilia-Romagna),
- Luca Lancuba (Campania),
- Mauro del Mistro (Friuli),
- Luciano Ciafardini (Toscana),
- Juri Presenti (Umbria).
Il riconoscimento alla migliore squadra è andato alle Marche.
Guarda il video della 19ma edizione del concorso di potatura Forbici d'oro
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Forbici d’Oro dal 2003: non un evento periodico ma un percorso professionale
Un percorso nato 22 anni fa da una condivisione di intenti, unita a passione e professionalità di persone come Giorgio Pannelli ed il compianto Antonio Ricci che sin dall’inizio hanno accompagnato l’Agenzia Marche Agricoltura Pesca (prima Assam, ora Amap) in un progetto di riscoperta e valorizzazione della biodiversità olivicola italiana, a partire dal recupero degli oliveti e delle varietà autoctone, facendo leva sull’identità territoriale e le caratteristiche peculiari degli oli italiani, attraverso le due manifestazioni di carattere nazionale Campionato di potatura dell’olivo e Rassegna degli oli monovarietali. Non eventi sporadici, ma un percorso che parte dalla formazione e prosegue con la verifica, in un’ottica di confronto continuo, per creare nuove professionalità in olivicoltura, con particolare attenzione alla potatura dell’olivo a vaso policonico.
Foto di Leonardo Delogu