A seguito dell'arrivo (come accade ogni anno) al porto di Bari di alcuni carichi di olio greco, secondo un sito internet nazionale di settore “destinati a qualche grande frantoio pugliese, collegato strettamente con qualche grande imbottigliatore” - notizia ripresa e rilanciata da organi di informazione pugliesi -, il presidente dell'Associazione dei frantoiani di Puglia (Afp), Stefano Caroli, ha preso posizione rivendicando con forza l'onestà e la professionalità dei frantoiani.
Frantoiani, categoria di seri professionisti
«Ho la netta sensazione che, per interessi di bottega da parte di qualcuno, vi sia la volontà di denigrare la categoria dei frantoiani, che è invece composta da seri professionisti – esordisce Caroli –. Ho età ed esperienza per capire che dietro il presunto scandalo dell'acquisto di olio dalla Grecia da parte di un commerciante d'olio pugliese vi sia molto più verosimilmente un conflitto tra concorrenti che un vero e proprio disegno per far crollare il prezzo dell'olio di oliva pugliese. Ma tanto basta, sotto il profilo dell'immagine, per spacciare i frantoiani come truffatori patentati».
Messaggi sbagliati sono devastanti per la categoria
Caroli rivendica con forza l'onestà e la professionalità dei frantoiani, «che si fanno carico non solo di garantire un olio di qualità, ma, da anello centrale della filiera, si assumono anche il più alto onere economico. E pretendo rispetto. Se c'è una mela marcia, come in ogni categoria, essa va individuata e punita. Mi hanno riferito che c'è una indagine in corso e vedremo gli sviluppi. Ma far passare il messaggio che si aumentano le rese in maniera fraudolenta per “trasformare” in italiano olio acquistato all'estero è devastante per la nostra categoria. E mi auguro che chi ha il dovere di far sentire la voce lo faccia in maniera chiara e netta, per sgomberare il campo da qualsiasi sospetto».
Il mastro oleario, sinonimo di garanzia per il consumatore
Il presidente dell’Afp è consapevole del delicato momento per l'olivicoltura pugliese che, dopo la stagione record dello scorso anno, deve fare i conti con un'annata di scarica resa ancora più modesta dalla siccità.
«Ma i frantoiani stanno facendo la loro parte, riconoscendo agli olivicoltori un prezzo importante per l'acquisto di olive, e ovviamente vogliono che il conseguente prezzo dell'olio sia adeguato non solo ai costi di produzione, ma anche alla qualità del prodotto. La figura del mastro oleario, in questo senso, è sinonimo di garanzia per il consumatore. Il mastro oleario non è un commerciante di olio, ma un professionista che con competenza, dedizione e capacità estrae dalle olive il meglio sotto il profilo organolettico e sensoriale, contribuendo in maniera determinante a diffondere la cultura dell'olio extra vergine d’oliva e gli immensi valori che si porta dietro, da quelli paesaggistici e ambientali fino a quelli salutistici e nutraceutici. Per questo, di fronte a chi vuole alimentare scandali, suggerisco ai consumatori di guardare piuttosto con la massima fiducia chi gestisce un frantoio, di andare a trovarlo, farsi raccontare come ha prodotto il suo olio, di assaggiarlo insieme e, alla fine, di rendersi conto che, davanti a loro, si trovano uomini e donne che hanno la passione per questo mestiere e che faranno sempre di tutto per garantirsi apprezzamento e rispetto per il proprio lavoro. In qualità di presidente dei frantoiani pugliesi voglio fare un plauso a tutti i frantoiani mastri oleari che hanno alzato il livello qualitativo impegnandosi con tutte le energie nel dare un giusto prezzo all’olio extravergine di oliva e permettere a tutti gli attori della filiera una giusta remunerazione per sostenere i costi di produzione».