
Dall’inizio del 2025 numerosi sono stati i ritrovamenti di piante di olivo (e di altre specie sensibili) infette da Xylella fastidiosa subsp. pauca ST53 nelle province di Bari e di Barletta-Andria-Trani. Sembra un assedio portato contemporaneamente da più punti al cuore dell’olivicoltura pugliese. Forse la spia di una presenza del batterio più diffusa di quanto finora sospettato e accertato. Tuttavia l’attività di monitoraggio ed eradicazione organizzata dall’Osservatorio fitosanitario regionale sembra tenere la situazione sotto controllo.
2025: 9 focolai di Xylella fastidiosa pauca tra Bari e Bat
Da gennaio a fine luglio nove sono stati i focolai del batterio ritrovati nelle due province pugliesi (più uno a Crispiano, in provincia di Taranto).
Ogni focolaio è stato accompagnato da una Determinazione del Dirigente della Sezione Osservatorio fitosanitario con le relative prescrizioni di estirpazione/eradicazione:
- Determinazione n. 8 del 28 gennaio con prescrizione di estirpazione di 1 pianta di olivo infetta in agro di Alberobello (Ba).
- Determinazione n. 9 del 28 gennaio con prescrizione di estirpazione di 3 piante di olivo infette in agro di Crispiano (Ta).
- Determinazione n. 24 del 20 febbraio con prescrizione di eradicazione di 2 piante di olivo infette in agro di Noci (Ba).
- Determinazione n. 31 del 5 marzo con prescrizione di eradicazione di 1 pianta di olivo infetta in agro di Bari.
- Determinazione n. 65 del 18 aprile con prescrizione di eradicazione di 1 pianta di olivo infetta in agro di Minervino Murge (Bt).
- Determinazione n. 115 del 5 giugno con prescrizione di eradicazione di 4 piante di olivo infette in agro di Bisceglie (Bt).
- Determinazione n. 123 del 2 luglio con prescrizione di eradicazione di 3 piante di olivo infette in agro di Conversano (Ba).
- Determinazione n. 129 del 14 luglio con prescrizione di eradicazione di 1 piante di oleandro infetta in agro di Modugno (Ba).
- Determinazione n. 135 del 24 luglio con prescrizione di eradicazione di 8 piante di olivo infette nell’area aeroportuale di Bari - Palese.
- Infine si è in attesa della Determinazione con prescrizione di eradicazione di 1 pianta di olivo infetta in agro di Bisceglie (Bt)
Ultimo focolaio di Xylella fastidiosa pauca a Bisceglie
L’ultimo ritrovamento è avvenuto, infatti, in agro di Bisceglie e ha riguardato una pianta di olivo infetta sulla strada per Andria, oltre il raggio di 2,5 km dal focolaio di quattro olivi infetti rinvenuto alcune settimane fa in un’area di servizio dell’A16.
«È stato un ritrovamento isolato – ha comunicato il dirigente dell’Osservatorio fitosanitario regionale Salvatore Infantino, intervenendo nella IV Commissione del Consiglio regionale pugliese –. Al ritrovamento è seguito un campionamento nell’area limitrofa dei 400 metri, dove finora tutti i campioni raccolti sono risultati negativi. Tuttavia l’attività di monitoraggio non si ferma e tutta l’area resta comunque sotto attenzione».
Pentassuglia: «Monitoraggio e controllo molto seri»
L’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia ha confermato che si sta compiendo un’azione di monitoraggio e controllo molto seria e ha reiterato la richiesta di una maggiore collaborazione senza tralasciare nulla, con l’augurio che la pianta ritrovata in agro di Bisceglie sia un singolo caso. L’assessore ha inoltre spiegato che comunque, nel caso in cui si presentano casi che necessitano l’eradicazione, bisogna necessariamente seguire il Regolamento di esecuzione europeo.
«La tempestività e la collaborazione aiutano l’azione regionale di contrasto alla diffusione del batterio. Il tema della collaborazione è importantissimo, perciò devono continuare a crescere la sensibilità e l’attenzione, senza sottovalutare nulla».
Obbligatorietà delle buone pratiche in tutta la Puglia
Sul Piano di azione di contenimento e contrasto della diffusione della Xylella fastidiosa subsp. pauca, l’assessore ha precisato che in sede di consultazioni propose l’obbligatorietà delle buone pratiche per tutto il territorio regionale, data l’importanza che hanno per contrastare la diffusione del batterio.
«Pertanto, – ha evidenziato Pentassuglia – considerato che il controllo e il monitoraggio del territorio devono essere compito di ciascun proprietario di terreno e che le ordinanze se si fanno è perché si devono rispettare, non perderò altro tempo a comunicare a Ismea l’obbligatorietà del rispetto dell’attuazione delle buone pratiche e farò eseguire anche i controlli. Per ciò che attiene il piano della comunicazione, si è in attesa del nuovo bando che sarà pubblicato per il mese di settembre e avrà una dotazione di 2,1 milioni di euro».
La posizione delle associazioni di categoria
Nel corso dei lavori sono intervenute i rappresentanti delle associazioni di categoria Copagri, Cia, Coldiretti, Confagricoltura e Unione coltivatori italiani, i quali hanno ammesso il cambio di passo rispetto al passato e hanno apprezzato i monitoraggi continui che hanno prodotto buoni risultati per il contrasto al vettore della Xylella. Hanno inoltre sollecitato l’invito a far effettuare le buone pratiche e una campagna di comunicazione legata alla sensibilità da parte degli agricoltori. Si sono detti confortati del lavoro capillare svolto dall’Osservatorio fitosanitario. Hanno infine auspicato una maggiore collaborazione da parte del territorio con la gestione e manutenzione nella conduzione dei terreni con le buone pratiche.