In un’azione volta a contrastare l’inflazione alimentare e rispondere alle misure protezionistiche degli Stati Uniti, il governo brasiliano ha annunciato l’eliminazione delle tariffe su nove prodotti alimentari di base, tra cui l’olio extravergine di oliva. Questa decisione, comunicata dal vicepresidente Geraldo Alckmin, mira a ridurre i prezzi interni e a garantire l’accessibilità di prodotti essenziali per la popolazione.
Il mercato brasiliano dell’olio d’oliva: un panorama in evoluzione
Il Brasile si posiziona come il quinto importatore mondiale di olio d’oliva e il secondo tra i paesi non produttori. La produzione interna copre meno dell’1% del consumo annuale, rendendo il paese fortemente dipendente dalle importazioni. Attualmente, il Portogallo domina il mercato brasiliano con una quota del 58%, seguito dalla Spagna con il 16%. Le principali aziende sul mercato brasiliano sono di origine portoghese e spagnola, con Gallo che detiene una quota del 29,8%, seguita da Andorinha (10,2%), Carbonell (5,5%) e Borges (5,3%).
Un’opportunità per l’olio italiano?
L’azzeramento dei dazi sulle importazioni rappresenta una potenziale opportunità per l’Italia, leader mondiale nella produzione di olio extravergine di oliva di alta qualità. Con una produzione annua significativa e una reputazione consolidata, le aziende italiane potrebbero sfruttare questa apertura per espandere la loro presenza in un mercato in crescita come quello brasiliano.
Sfide e prospettive future
Nonostante l’apertura del mercato, le aziende italiane dovranno affrontare la forte concorrenza dei marchi già affermati e considerare le preferenze dei consumatori brasiliani. Tuttavia, la crescente domanda di prodotti premium e l’interesse per la cucina mediterranea potrebbero favorire l’ingresso dell’olio italiano. Sarà fondamentale implementare strategie di marketing mirate e collaborare con distributori locali per conquistare quote di mercato significative.
La decisione del Brasile di eliminare i dazi sull’olio extravergine di oliva apre nuove prospettive per i produttori italiani. Con una strategia adeguata, l’Italia ha l’opportunità di rafforzare la sua presenza in un mercato in espansione, offrendo ai consumatori brasiliani l’eccellenza del suo olio d’oliva.