- I costi crescenti delle materie prime,
- i prezzi bassi dei prodotti agricoli,
- la scarsità e la difficoltà di reperire manodopera agricola,
- i cambiamenti climatici in atto,
- il peso delle calamità naturali,
- i problemi causati agli agricoltori dalla fauna selvatica,
- la risorsa acqua, sempre più scarsa e cara,
- l’inefficienza dei consorzi di bonifica,
- infine il dramma causato all’olivicoltura dalla Xylella fastidiosa.
Sono questi, per Cia – Agricoltori Italiani di Puglia, i punti deboli dell’agricoltura pugliese, alle prese con una crisi senza precedenti che non sta risparmiando alcun comparto, fra cui anche quello olivicolo. Oltre a essi, continuano a permanere criticità ormai ataviche, strutturali e infrastrutturali, che vanno affrontate con vigore e concretezza.
Partendo da tali considerazioni Cia Puglia, come ha comunicato in una conferenza stampa, ha indetto una mobilitazione regionale per tenere alta l’attenzione sulle emergenze in corso e per sollecitare le istituzioni preposte a qualunque livello affinché trovino soluzioni adeguate, in particolare sulla questione Xylella.
Cia Puglia, documento con proposte anche su Xylella
Su ogni situazione critica Cia Puglia ha sottoposto un documento ufficiale con precise proposte alle istituzioni, chiedendo a tutti i livelli
- di fare squadra e di agire in sinergia per salvare l’economia regionale pugliese,
- di trovare soluzioni condivise, utilizzare in modo strategico le risorse a disposizione
- e incrementarle per mettere in moto azioni concrete, rapide, efficaci.
Un’attenzione particolare Cia Puglia riserva alla questione Xylella.
Le premesse per affrontare la questione Xylella
«Abbiamo sempre sostenuto che la Xylella fastidiosa non avrebbe atteso i tempi della burocrazia, della politica e della giustizia – sostiene Cia Puglia in tale documento –. Non ci eravamo sbagliati, stante l’avanzamento del batterio giunto ormai in provincia di Bari.
A tal proposito si ribadisce, ancora una volta, che il nostro riferimento è sempre stato e sarà la scienza e non la fantascienza, i santoni e gli pseudoambientalisti che tanti danni hanno arrecato in questi anni attraverso le loro azioni di disinformazione e di proteste senza senso e senza fondamento scientifico, distruggendo in quasi 10 anni un patrimonio immenso.
Gli agricoltori in questi anni hanno rispettato le regole, innanzitutto eseguendo regolarmente le buone pratiche agricole e tutte le procedure previste dai piani di azione annuali varati dalla Regione Puglia, con un aumento esponenziale dei costi a fronte di bilanci aziendali in molti casi ridotti a zero.
Restano ancora delle criticità – soprattutto notevoli ritardi – circa la eradicazione delle piante infette per le quali i proprietari non avanzano richiesta di eradicazione volontaria».
Le richieste di Cia Puglia
Ed ecco le richieste di Cia Puglia:
- nominare un commissario straordinario per gli abbattimenti con poteri, mezzi, risorse economiche e umane straordinarie;
- accelerare la erogazione della seconda e terza annualità per i frantoi;
- accelerare le istruttorie delle domande relative alla Misura 4.1.C del Psr Puglia;
- destinare ulteriori risorse per la rigenerazione olivicola delle province interessate;
- svolgere periodicamente le attività di monitoraggio delle piante e dei vettori;
- destinare risorse agli agricoltori che svolgono con diligenza le buone pratiche agricole;
- prorogare per altri due anni gli indennizzi per i danni subiti da Xylella;
- implementare ulteriormente la ricerca scientifica e la sperimentazione;
- continuare nella sperimentazione dei sovrainnesti dei monumentali;
- integrare la concessione di carburante agricolo per le zone colpite dal batterio
- attivare al più presto il catasto olivicolo per le zone colpite dalla Xylella;
- bando Psr ad hoc per le aziende che hanno reimpiantato alle quali è necessario dare un supporto fino alla produzione;
- un coordinamento per il monitoraggio di tutte le risorse messe a disposizione del sistema agricolo affinché vengano utilizzate per una vera rigenerazione del sistema agricolo e del paesaggio.