Città dell’Olio contro il P-SNAI: “No allo spopolamento pilotato”

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L’Associazione Città dell’Olio critica il Piano Strategico Nazionale delle Aree Interne 2021-2027: “Grave rassegnarsi allo spopolamento. Serve un Piano di Rinascita fondato su agricoltura e olivicoltura di qualità”

L’Associazione Nazionale Città dell’Olio si schiera con forza a fianco dei sindaci delle aree interne italiane, denunciando con preoccupazione quanto contenuto nel nuovo Piano Strategico Nazionale delle Aree Interne 2021-2027 (P-SNAI). Al centro della polemica, la dichiarazione riportata a pagina 45 del documento, dove si parla di “accompagnamento in un percorso di spopolamento irreversibile” per circa 4.000 Comuni montani, collinari e rurali del nostro Paese.

Una strategia che sa di resa

Secondo il Piano, tali territori “non possono porsi alcun obiettivo di inversione di tendenza”, ma necessitano di un piano “che li accompagni nel cronicizzato declino e invecchiamento”. Una posizione che l’Associazione considera grave e inaccettabile: “È la resa dello Stato – denunciano – e un segnale chiaro di disimpegno verso le comunità rurali”. Per le Città dell’Olio, l’idea di un declino inevitabile tradisce i principi di equità territoriale e ignora il valore strategico dell’agricoltura, dell’olivicoltura e della cultura contadina nella coesione economica, sociale e ambientale dell’Italia.

Michele Sonnessa: «Una scelta scellerata»

«Riteniamo questa impostazione frutto di una visione fallimentare», attacca Michele Sonnessa, presidente dell’Associazione. «Chiediamo alla Presidente del Consiglio Meloni di chiarire la posizione del Governo: da una parte ci si dice preoccupati per lo spopolamento, dall’altra si abbandonano i presìdi rurali e si consente la trasformazione dei suoli agricoli in distese industriali».

La proposta: un piano di rinascita

Le Città dell’Olio propongono un’alternativa concreta: un Piano Nazionale di Rinascita delle Aree Interne, incentrato

  • sull’agricoltura di qualità,
  • sull’olivicoltura sostenibile,
  • sulla tutela dei paesaggi rurali e
  • sulla valorizzazione del turismo lento e culturale.

«Serve una svolta radicale nelle politiche pubbliche – conclude Sonnessa – basata sul protagonismo dei territori e sull’orgoglio identitario di chi produce eccellenze come l’olio extravergine italiano».

Città dell’Olio contro il P-SNAI: “No allo spopolamento pilotato” - Ultima modifica: 2025-07-04T16:25:06+02:00 da Barbara Gamberini

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