Xylella a Conversano (Bari), si allarga la minaccia al resto della Puglia

xylella conversano
Uno dei due focolai di Xylella fastidiosa subsp. pauca individuati a Conversano (Ba)
Due nuovi focolai, per un totale di tre olivi infetti, sono stati individuati nel territorio della città a sud-est di Bari. Le considerazioni di Cia Agricoltori Italiani e Coldiretti

Xylella fastidiosa subsp. pauca ST53 (Xfp) è presente anche nel territorio della città di Conversano, sulle colline della Murgia a sud-est di Bari. Due nuovi focolai, per un totale di tre olivi infetti, sono stati individuati nel corso del monitoraggio a tappeto deciso dall’Osservatorio fitosanitario pugliese ai fini del contrasto al temibile batterio. Con la Determinazione del Dirigente Sezione Osservatorio Fitosanitario 2 luglio 2025, n. 123 sono state immediatamente prescritte le misure di eradicazione. Questo ritrovamento, insieme con quelli recenti di Minervino Murge e Bisceglie, fa risuonare ancora più forte l’allarme che il batterio possa invadere il centro nevralgico della olivicoltura pugliese. Un allarme lanciato da Cia Puglia e Coldiretti.

Cia : «Xylella a Conversano. Occorre Commissario»

Gennaro Sicolo
Gennaro Sicolo

Conversano, dove per la prima volta sono state trovate tre piante infette da Xfp, dista 225 chilometri dall’estremo più a nord della Puglia, nota Gennaro Sicolo, vicepresidente nazionale e presidente regionale pugliese di Cia Agricoltori Italiani: tra un punto e l’altro, c’è la maggior parte dell’olivicoltura pugliese, quella non ancora intaccata, che ora trema perché l’avanzata del batterio non accenna a fermarsi.

«La Xylella è diventata una scheggia impazzita. Non è più tempo di gestione ordinaria del problema, occorre attivare azioni e mezzi straordinari. Nascondere la testa sotto il terreno, per non vedere ciò che sta accadendo, non salverà quella parte del patrimonio olivicolo pugliese che ancora non è stata raggiunta dal batterio. Occorre che Unione europea e governo decidano di nominare un Commissario con poteri e fondi straordinari e serve che lo facciano ora. La Regione Puglia sta facendo il massimo e le operazioni di continuo monitoraggio lo dimostrano. Però la Regione deve essere supportata ai massimi livelli dall’Ue e dal governo italiano. Il problema è che il batterio continua a viaggiare e punta deciso verso il nord della Puglia: se non si riuscirà a fermarlo sarà un disastro. Noi lo diciamo da tempo: si nomini un Commissario straordinario da un lato per accelerare le operazioni di contrasto e stanziare risorse adeguate a una vasta opera di contrasto; dall’altro per finanziare la ricerca scientifica affinché si arrivi finalmente a metodi e procedure che risolvano il problema una volta per tutte».

«Allarme per ulteriore diffusione del batterio è altissimo»

altro focolaio
L'altro focolaio di Xfp individuato a Conversano

L’allarme per un’eventuale e disastrosa diffusione del batterio nelle province di Bari, Barletta-Andria-Trani e Foggia è altissimo, sostiene Sicolo.

«Stiamo parlando di territori in cui l’olivicoltura è la prima industria a cielo aperto, con numeri importanti per posti di lavoro e reddito delle famiglie legati al settore. Se non si interviene subito con forza, la situazione diventerà potenzialmente fuori controllo».

La preoccupazione di Cia Agricoltori Italiani riguarda soprattutto le difficoltà d’intervento che riguardano cunette, siepi, aree di competenza degli enti territoriali, terreni agricoli abbandonati.

«Il rischio è quello di “fondere” il motore propulsore della storia e della capacità di innovazione dell’olivicoltura italiana, mettendo in pericolo l’esistenza stessa di migliaia di imprese, un patrimonio di immenso valore, anche dal punto di vista identitario, culturale e paesaggistico. Occorre agire subito, con determinazione e con le risorse necessarie a fermare l’avanzata del batterio».

Coldiretti: «Xylella problema nazionale ed europeo»

Alfonso Cavallo
Alfonso Cavallo

La Xylella è un problema non solo regionale ma anche nazionale ed europeo, osserva Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia.

«Se il batterio dovesse continuare a “camminare”, non ci sarebbe più olio da commercializzare, oltre al danno per l’economia e il turismo con la perdita di ambiente e paesaggio. La zona di contenimento si è allargata a nord e il fronte della malattia è molto ampio. Le “eradicazioni chirurgiche” vanno attuate tempestivamente. Ma soprattutto vanno attivate misure a beneficio di tutto il territorio pugliese colpito da Xfp per espiantare tutti gli olivi secchi e finanziare misure per i reimpianti e la piena ripresa dell’attività olivicola e agricola in generale con la diversificazione, la piena attuazione del primo piano di rigenerazione e il finanziamento - attuando una piena sburocratizzazione delle misure - di un secondo piano perché le risorse a disposizione sono del tutto inadeguate».

Xylella a Conversano (Bari), si allarga la minaccia al resto della Puglia - Ultima modifica: 2025-07-10T08:36:35+02:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

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