Prezzi record in Spagna, boom atteso in Marocco: l’olivo al centro delle sfide globali

olio di oliva
L’olio d’oliva tra tensioni e opportunità: in Spagna i prezzi all’origine volano ai massimi storici per scorte ridotte e raccolto scarso; in Marocco, invece, il 2025 promette un raccolto record da 200mila tonnellate, rafforzando il ruolo globale del Paese

L’olio d’oliva torna sotto i riflettori dei mercati internazionali. Da un lato la Spagna, primo produttore mondiale, vede i prezzi all’origine volare ai massimi dell’anno; dall’altro il Marocco si prepara a raddoppiare la propria produzione nel 2025, candidandosi a rafforzare il proprio ruolo nella geografia globale dell’extravergine.

Spagna: prezzi oltre i 4,5 euro/kg e scorte al lumicino

Secondo El País, il prezzo all’origine dell’olio d’oliva in Spagna ha superato i 4,50 euro al chilo, toccando il livello più alto del 2025. Alla base del rincaro c’è la scarsità di scorte: il 94% del raccolto precedente è già stato commercializzato, lasciando i magazzini quasi vuoti a poche settimane dall’inizio della nuova campagna.

L’Agenzia per l’informazione e la qualità degli alimenti (AICA) prevede ulteriori aumenti nelle prossime settimane, alimentati dalle stime negative per la prossima raccolta. Ondate di calore e parassiti hanno colpito in particolare la provincia di Jaén, cuore pulsante dell’olivicoltura iberica.

Eppure, nonostante le criticità, le vendite restano sostenute: ad agosto si è registrato un +20% rispetto alla media quadriennale. Le esportazioni, pur frenate dai dazi statunitensi, dovrebbero chiudere l’anno con oltre 1,5 milioni di tonnellate vendute.

Resta il nodo della redditività. L’Unione dei piccoli agricoltori (UPA) segnala che i prezzi attuali non bastano ancora a coprire i costi degli oliveti tradizionali. Per questo il Consiglio provinciale dell’olivo di Jaén guarda con favore al progetto governativo di regolamentazione dell’offerta, che consentirebbe di ritirare parte della produzione nei momenti di squilibrio di mercato, stabilizzando così i prezzi e garantendo la sostenibilità delle aziende più vulnerabili.

Spagna in cifre

  • Prezzo all’origine: 4,50 euro/kg (massimo 2025)
  • Scorte già vendute: 94% del raccolto
  • Vendite agosto: +20% rispetto alla media 4 anni
  • Export atteso: 1,5 milioni di tonnellate

Marocco: produzione verso le 200.000 tonnellate

Mentre la Spagna affronta tensioni di mercato, il Marocco intravede una stagione di crescita senza precedenti. Secondo la Federazione interprofessionale marocchina dell’oliva (Interprolive), nel 2025 la produzione di olio dovrebbe raggiungere quota 200.000 tonnellate, più del doppio rispetto alle 90.000 tonnellate del 2024.

Determinante il raccolto di olive, previsto a 2 milioni di tonnellate, grazie a condizioni climatiche finalmente favorevoli. «Quest’anno il freddo è stato sufficiente e la fioritura ha coinciso con un clima ideale, senza le ondate di calore che hanno compromesso le ultime due annate», ha spiegato un membro della cooperativa Zaouia di Marrakech al quotidiano Medias24.

Con queste premesse, Rabat si prepara a consolidare la sua posizione di secondo produttore africano dopo la Tunisia, con l’ambizione di rafforzare la competitività sui mercati internazionali e di diventare un fornitore sempre più rilevante per l’Europa e oltre.

Marocco in cifre

  • Produzione 2024: 90.000 tonnellate
  • Produzione attesa 2025: 200.000 tonnellate
  • Raccolto olive previsto: 2 milioni di tonnellate
  • Secondo esportatore africano dopo la Tunisia

Due facce della stessa medaglia

Se in Spagna l’urgenza è garantire prezzi sostenibili e difendere la redditività degli oliveti tradizionali, in Marocco l’orizzonte è di espansione e conquista di nuove quote di mercato. Due facce della stessa medaglia che confermano come l’olivo, con le sue sfide e le sue opportunità, resti un indicatore sensibile degli equilibri agricoli e commerciali del Mediterraneo.

Per il settore, l’incrocio tra scarsità e abbondanza, tra prezzi record e produzioni record, sarà la cartina di tornasole della stagione che si apre: un banco di prova decisivo non solo per i produttori, ma per l’intera filiera mondiale dell’olio di oliva.


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Prezzi record in Spagna, boom atteso in Marocco: l’olivo al centro delle sfide globali - Ultima modifica: 2025-09-30T11:39:40+02:00 da Barbara Gamberini

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