La carta degli oli Dop e Igp della Calabria è stata creata all’interno del progetto “Oleario-dove l’Italia lascia il segno” nell’ambito del programma rete rurale nazionale 2014-2022 di cui il CREA è uno degli enti attuatori insieme ad altri enti di ricerca.
Gli obiettivi del progetto Oleario
L’obiettivo è quello di fornire a tutti gli attori del settore e agli operatori della ristorazione, uno strumento per comprendere e diffondere la conoscenza dell’olio extra vergine d’oliva, delle sue caratteristiche organolettiche e delle peculiarità di questo alimento così strettamente legato al nostro territorio. Attraverso la carta degli oli i ristoratori saranno così in grado di fornire un panorama completo di tutti i migliori oli extra vergini d’oliva.
Nella carta saranno descritte le caratteristiche degli oli regione per regione con particolare attenzione alle grande diversità varietale che caratterizza le produzioni del nostro paese.
Oleario ha creato sinergie con il mondo della scuola attraverso il suo Trivia Game a cui hanno partecipato varie scuole non solo calabresi, partecipando con il club Unesco e l’associazione Unesco Giovani a un’importante manifestazione sull’olio evo a Imperia e a Cosenza, a un convegno al Parco archeologico di Scolacium, creando un legame tra l’olio extra vergine in commercio e i reperti che il mondo antico ci ha tramandato, e, infine, in Valtellina, un territorio poco olivicolo, ma in cui la qualità emerge prepotentemente.
Il ruolo del CREA
Il Crea con il progetto Oleario ha voluto sottolineare il legame che esiste tra l’olio extra vergine d’oliva, la qualità, il territorio e le varietà locali. Questi sono i punti di partenza per una valorizzazione delle produzioni locali al fine si sostenere l’agrobiodiversità di un territorio e rinsalda il legame tra produttori e consumatori, sempre più attenti alla qualità degli alimenti, alla sostenibilità dei processi produttivi e alla tipicità dei prodotti. In questa ottica il progetto vuole includere iniziative riguardanti la sostenibilità ambientale della filiera olivicola.
Come è fatta la carta degli oli e come consultarla
Nella Carta degli oli sono presenti le varietà utilizzate per produrre oli monovarietali o blend a Denominazione d’origine protetta (D.O.P.) e Indicazione geografica protetta (I.G.P.), distinti per caratteristiche organolettiche e sensoriali tipiche delle diverse cultivar.
Sono fornite anche informazioni relative al numero di cultivar regionali e alla produzione, oltre ad un’infografica per raccontare al consumatore sulla provenienza geografica degli oli D.O.P. e I.G.P. regionali.
La sua consultazione è stata pensata in un’ottica di accessibilità da parte di ipovedenti e non vedenti, attraverso un QR-Code che permetterà di far ascoltare quanto scritto e anche attraverso l’utilizzo del linguaggio braille.
I benefici per produttori e consumatori
La carta intende favorire scelte alimentari più adatte a
- garantire benessere,
- suscitare curiosità nei confronti della biodiversità e dei territori,
- promuovere lo sviluppo di aree più emarginate
- e tutelare il paesaggio olivicolo italiano con le sue distese di ulivi secolari, manutentori del territorio, ma anche testimoni di tradizioni e di storia dei borghi.