L’olio extravergine di oliva Dop dell’Umbria 2023, frutto dell’annata olivicolo-olearia 2022, è stato presentato in un’anteprima rivolta a giornalisti, chef, ristoratori e operatori di settore e svoltasi in due giornate, la prima interamente dedicata all’assaggio e alla conoscenza dell’olio Dop e la seconda impegnata nella scoperta dell’Umbria rurale, dei frantoi, del paesaggio e delle eccellenze culturali umbre.
Anteprima Dop Umbria, evento Associazione Strada Dop
L’Anteprima Dop, evento dell’Associazione Strada dell’olio extravergine di oliva Dop Umbria, realizzato in collaborazione con tutti gli attori del comparto olivicolo umbro (Regione Umbria, Sistema Camerale dell’Umbria, Promocamera Umbria, Sviluppumbria, Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria 3A-PTA, Comune di Todi, Istituto Agrario Ciuffelli – Einaudi di Todi, Strada dei Vini del Cantico, associazioni di categoria umbre), ha visto la partecipazione di giornalisti delle principali testate nazionali dei settori dell’enogastronomia e del turismo, operatori esteri selezionati dalla Camera di commercio dell’Umbria, chef umbri del circuito degli Evoo Ambassador, esperti d’enogastronomia e operatori di settore.
Dall’assaggio della Dop alla presentazione nuova annata
La giornata del 6 febbraio si è svolta interamente a Todi (Pg) dove la splendida Sala Affrescata del Museo Pinacoteca del Comune è stata lo scenario del “Panel test”, una grande sessione di assaggio di olio extravergine di oliva Dop Umbria guidata da Angela Canale, capo panel del Premio Regionale “Oro Verde dell’Umbria” e a cui hanno partecipato oltre 50 persone.
Dopo i partecipanti sono stati ospitati presso l’Istituto Agrario “Ciuffelli – Einaudi” di Todi, il più antico Istituto Agrario d’Italia, fondato nel 1863, dove si è tenuto il Banco di Assaggio con i produttori di olio Dop Umbria. Infine presso la Sala del Consiglio del Comune di Todi si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della nuova annata dell’olio extravergine di oliva Dop Umbria.
Anteprima Dop per la qualità del prodotto e del territorio
«Un evento come l’Anteprima Dop non celebra solo la qualità di un prodotto certificato, ma anche la qualità di un territorio, perché dal bello nasce il buono – così ha esordito Paolo Morbidoni, presidente della Strada dell’olio extravergine di oliva Dop Umbria, in apertura della conferenza stampa –.
La rivoluzione culturale nel settore dell’olio si compirà pienamente solo quando questo prodotto uscirà definitivamente dall’ambito degli addetti ai lavori e diventerà un prodotto culturale legato all’atto edonistico del mangiare. Quando diventerà esperienza da vendere sul mercato turistico e patrimonio di conoscenza, di chi cerca una qualità nel cibo che sia anche sostenibile e salutistica. Anteprima Dop nasce proprio per spingere fino in fondo questa nuova stagione dell’olio».
Controllo e certificazione dell’olio extravergine di oliva Dop Umbria
Le peculiari caratteristiche della campagna olearia 2022 sono state evidenziate da Federico Mariotti, Key Manager Certificazione 3A-PTA Parco Tecnologico Agroalimentare dell'Umbria, società che dal 1998 è autorizzata dal Ministero dell'Agricoltura al controllo e alla certificazione dell’olio extravergine di oliva Dop Umbria.
«L’olio extravergine di oliva Dop Umbria è stato il primo registrato, in ambito comunitario, che comprende l’intero territorio regionale. Le indicazioni sulle modalità produttive sono contenute nel disciplinare e il loro rispetto è controllato, fino all’atto dell’immissione al consumo, dall’organismo di certificazione 3A-PTA.
Questo meccanismo di controllo a volte non è percepito in pieno nella sua reale importanza dal consumatore: il controllo e la certificazione della produzione e del prodotto, la vigilanza e i controlli dell’Icqrf del Masaf, fanno sì che il sistema italiano dei “controlli” sia tra quelli più efficaci al mondo.
Il consumatore che compra un prodotto Dop acquista un prodotto controllato e certificato, un prodotto in possesso delle peculiarità conferite dal territorio di produzione e che contraddistinguono le eccellenze italiane come l’olio della nostra regione. Un prodotto che ha una propria identità e che per caratteristiche procedurali di ottenimento e intrinseche, si differenzia dalla massa, rientrando in quelle specialità che fanno grande l’Italia».
I dati della Dop dell’annata 2022
Ma quali sono i dati della Dop dell’annata 2022? La campagna olearia 2022 della Dop Umbria è stata caratterizzata da un forte consolidamento e miglioramento rispetto alla precedente. I dati produttivi estrapolati dal Sian evidenziano come l’olio extravergine di oliva atto a divenire Dop Umbria, paragonato alla precedente campagna olearia, segna un +66%. Finora sono stati effettuati 111 prelievi che hanno consentito la certificazione già di circa 300.000 litri di Dop Umbria. Se si considera il fatto che nell’intera campagna olearia 2021 ne sono stati certificati 326.000, è ragionevole ipotizzare che verrà eguagliato il quantitativo della campagna olearia precedente con nove mesi di anticipo.
Per quanto riguarda le caratteristiche chimico-fisiche e organolettiche degli oli della campagna 2022 si riscontra un miglioramento rispetto all’anno precedente per la parte chimica, oltre a uno splendido equilibrio delle caratteristiche organolettiche in termini di fruttato, amaro e piccante. In definitiva le peculiarità della campagna olearia 2022 rappresentano un elemento di grande attrattiva per il mercato, che mostra un grande interesse per “l'oro verde” dell’Umbria, rappresentato dalla Dop.
Traino per il territorio e il turismo
L’olio caratterizza l’identità culturale e paesaggistica del territorio umbro, ha sostenuto l’assessore alle Politiche agricole e agroalimentari e alla tutela e valorizzazione ambientale della Regione Umbria, Roberto Morroni.
«Come amministrazione regionale abbiamo investito per avere frantoi all’avanguardia, per sviluppare un’unione di intenti tra i produttori e favorire la filiera corta. Quello che pochissimi imprenditori illuminati inizialmente hanno avuto l’ardire di fare, cioè trattare l’olio extravergine di oliva come un elemento culturale di traino per il territorio e il turismo, l’amministrazione regionale ha cercato di farlo fare anche alle restanti aziende olearie dell’Umbria.
Lo abbiamo fatto anche grazie allo studio di un disciplinare sull’oleoturismo, perché, oltre alla produzione, questa è la nuova frontiera su cui puntare, rendendo i frantoi, al pari delle cantine, luoghi di accoglienza. Queste e altre sono le ragioni per cui oggi l’Umbria è da considerarsi un vero e proprio “laboratorio” e incubatore per la promozione dell’olio e dell’oleoturismo».
La seconda giornata di Anteprima Olio Dop Umbria
Nella seconda giornata di Anteprima Olio Dop Umbria l’esperienza dedicata a chef, giornalisti e professionisti del settore – con l’intento di rimarcare il peso del territorio di origine che incide sulla qualità organolettica dell’olio, ma che sta sempre più diventando una chiave di lettura originale e affascinante, per i turisti che visitano i territori di produzione – è proseguita con un tour alla scoperta della biodiversità e delle sottozone della Dop Umbria, a partire dalla visita al Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria 3A-PTA, per proseguire poi con due percorsi creati ad hoc, nei Colli Martani, Assisi - Spoleto e nei Colli Amerini, per far conoscere ai partecipanti il paesaggio e le eccellenze culturali umbre in inscindibile connubio con i peculiari prodotti della regione. Saluto finale presso il Frantoio Sautoni di Amelia (Tr), dove è stato presentato “Amerino Tipico”, un progetto di sviluppo territoriale e di valorizzazione del cibo, a partire dall’olio extravergine di oliva, come elemento chiave per l’innovazione territoriale e nuova opportunità di racconto del paesaggio amerino.