La carenza di manodopera negli oliveti spinge l’innovazione tecnologica a trovare soluzioni per rendere la raccolta delle olive più efficiente e sostenibile. Dalla collaborazione tra le aziende olivicole Kali e Caliptra & Mignola, il centro di ricerca Yanmar di Pontedera e Coldiretti Toscana nasce il progetto Robolio: una soluzione robotica per l’olivicoltura tradizionale. Il progetto, finanziato dal bando Psr 2014-2022 sottomisura 16.2, è stato presentato a Taste 18 nello spazio espositivo di Coldiretti-Unaprol-Consorzio di Tutela.
Ridurre i costi e ottimizzare la raccolta
L’obiettivo di Robolio è automatizzare la raccolta per abbattere i costi, che incidono fino al 40% sul totale di produzione, e contrastare l’abbandono di milioni di ulivi in Toscana.
Iacopo Gentilini, imprenditore olivicolo, titolare dell’azienda Kali e docente di robotica negli Stati Uniti, durante la presentazione del progetto, ha sottolineato le criticità della raccolta manuale.
«Uno dei più grossi problemi dell’olivicoltura tradizionale è la raccolta manuale delle olive che ha costi molto alti. L’altra criticità è rappresentata dalle tempistiche: le olive devono essere frante poche ore dopo la raccolta per poter ottenere un prodotto di qualità e con la raccolta manuale non è sempre possibile. Il mio background in meccanica robotica unito alla mia passione per l’olivicoltura mi hanno portato a cercare una soluzione alternativa e complementare alla raccolta manuale.
Trovare forza lavoro ed averla disponibile quando è il momento di raccogliere, tenendo ben a mente che i cambiamenti climatici possono anticipare o far slittare di giorni o settimane questa operazione, è sempre più complicato. Da qui è nata l’idea, grazie alla partnership di Yanmar, di avviare lo sviluppo di un robot autonomo in grado di raccogliere le olive nelle più varie geometrie di impianto esistenti in Toscana. Attualmente non esiste ancora sul mercato, a differenza dell’olivicoltura intensiva, un robot per quella tradizionale. La macchina che stiamo testando in campo permetterebbe di effettuare la raccolta in maniera autonoma, 24 ore su 24, sopperendo alle difficoltà di manodopera. Siamo ancora alle fasi iniziali»
Come funziona il robot raccogli olive Robolio
- Utilizza il braccio di un piccolo escavatore, una macchina spesso in uso nelle aziende agricole, come un vero e proprio braccio robotico,
- ed è dotato di uno scuotitore commerciale opportunamente sensorizzato e di un ombrello rovesciato per la raccolta,
- componenti che sono integrati attraverso software, tool, telecamere, sensori per consentire la raccolta senza danneggiare i frutti.
- La mappatura digitale della pianta, una informazione essenziale per consentire al robot olivicoltore di identificare le caratteristiche dell’olivo circostante, è realizzata attraverso camere e telerilevamento rielaborate dall’intelligenza artificiale (AI)
- mentre particolari e specifici software sono stati sviluppati appositamente per ricreare le condizioni spaziali circostanti.
Un progetto in fase di test
Attualmente, Robolio è ancora in fase di sperimentazione, ma rappresenta un primo passo concreto nell’applicazione della robotica e dell’intelligenza artificiale all’olivicoltura tradizionale.
Guarda una breve presentazione di Robolio sul canale YouTube di Coldiretti Toscana
Leggi Olivo e Olio n. 2/2025 con tutti gli approfondimenti sul progetto Robolio