Il governo Meloni nomini un commissario straordinario con pieni poteri, struttura e risorse economiche per affrontare l’emergenza Xylella in Puglia. È la richiesta fatta dal presidente nazionale di Confagricoltura Massimiliano Giansanti e dal presidente di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro al sottosegretario al Masaf Patrizio La Pietra in occasione del convegno “Rigenerazione agricola del Salento post Xylella” organizzato da Confagricoltura a Brindisi.
La finalità della richiesta di un commissario straordinario è accelerare le strategie che la Regione Puglia non riesce ad attuare in tempi ragionevoli. Per Confagricoltura serve un “cambio di passo”, ripartire da una situazione di assoluto stallo per le aziende colpite dal batterio e riprogettare il futuro non in chiave emergenziale ma programmatica.
Invito di Confagricoltura raccolto da Lapietra
Davanti a una vasta platea di imprenditori agricoli è partito da Confagricoltura l’invito a salvare un territorio strategico per l’economia dell’intera Italia. Confagricoltura ha evidenziato che la diffusione della Xylella, partita dalla provincia di Lecce, ha coperto gran parte della provincia di Brindisi, poi ha raggiunto il Tarantino e dal 2018 superato i confini della provincia di Bari.
L'area interessata dall'infezione, come indicato da un'indagine recente, ha raggiunto una estensione di circa 750 mila ettari, rispetto ai soli 8.000 ettari inizialmente interessati.
L’invito di Confagricoltura è stato raccolto durante i lavori del convegno dal sottosegretario La Pietra, il quale è intervenuto sottolineando «che il problema Xylella e le proposte di Confagricoltura sono sul tavolo del governo» e condividendo «l’esigenza di una struttura dedicata e di maggiore celerità».
Confagricoltura: «Regione non realizza Piano anti Xylella»
Nel corso dell’incontro, che ha visto la partecipazione tra gli altri dei presidenti di Confagricoltura Brindisi Antonello Bruno e di Confagricoltura Lecce Maurizio Cezzi, è emerso che la Regione Puglia non è in grado, con la struttura esigua che ha a disposizione, di portare avanti un Piano come quello sulla Xylella.
Inoltre è stata definita la necessità di nuove risorse economiche, pari ad almeno 1,2 miliardi di euro. Una somma ben diversa dai 300 milioni stanziati, goccia nel mare rispetto a tutto quello che è necessario per rigenerare il Salento.
Ma le richieste sono state anche altre: la necessità di accelerare l’iter di autorizzazione di nuove cultivar di olivo resistenti a Xylella, l’ampliamento della diversificazione varietale e una nuova gestione dei Consorzi commissariati.