In Puglia dall’11 novembre è partito il prelievo in deroga degli storni nelle aree in cui maggiormente depredano le olive, cioè lungo il litorale della piana olivetata tra Bari e Brindisi, dove trovano riparo notturno nella riserva naturale protetta di Torre Guaceto, e lungo la fascia pedegarganica della provincia di Foggia, tra San Giovanni Rotondo e Manfredonia. Il prelievo in deroga, autorizzato con apposita delibera dalla Regione Puglia, durerà fino al 21 gennaio 2024 e servirà a limitare le popolazioni locali degli storni.
Storni, da migratori a stanziali in Puglia
Il caldo anomalo degli ultimi anni non solo ha favorito la proliferazione degli storni, ma ha fatto convertire la specie protetta da migratoria a stanziale in Puglia, una circostanza che ha aggravato ulteriormente la situazione.
Nelle due aree considerate il fenomeno delle “nuvole” di storni in continuo movimento è divenuto quotidiano e pressante. Migliaia di uccelli mangiano ognuno fino a 20 grammi di olive al giorno, provocando gravi perdite di produzione. E, oltre al danno diretto, causano anche danni indiretti: infatti rovinano le piazzole preparate per la raccolta delle olive e coprono di escrementi gli olivi stessi e le altre colture presenti nei campi, soprattutto ortaggi, rendendoli impresentabili sul mercato.
Condizioni del prelievo in deroga degli storni
Gli olivicoltori hanno difficoltà a contrastare questa “calamità naturale” senza avere strumenti adeguati. Perciò la Regione Puglia ha disposto, in via eccezionale, il prelievo in deroga dall’11 novembre al 24 gennaio. Il prelievo in deroga prevede:
- limiti quantitativi di massimo prelievo: 10.000 unità;
- limiti di prelievo massimo giornaliero e stagionale per operatore: 10 unità/giorno per un massimo stagionale di 30 unità;
- numero massimo di operatori da autorizzare pari a 333, selezionati con priorità accordata a quelli residenti nei Comuni ricadenti nelle aree di intervento o iscritti agli Ambiti territoriali di caccia (Atc) di Bari, Brindisi e Foggia e, anche tra questi oltre che per quelli residenti fuori area o iscritti agli altri Atc regionali, secondo l’ordine cronologico di presentazione delle istanze di autorizzazione e, comunque, volendo assicurare una percentuale del 3% degli operatori in ogni comune di residenza. Tale numero di operatori viene suddiviso in 233 per l’Area di Bari/Brindisi e 100 per l’Area di Foggia;
- condizioni operative: abbattimenti effettuati esclusivamente in presenza di oliveti con frutto pendente e a una distanza non superiore a 100 metri dalle colture olivicole in frutto;
- periodo massimo di applicazione del prelievo in deroga: 11 novembre 2023 - 21 gennaio 2024.
I territori interessati
I territori interessati sono i seguenti:
- area “Piana olivetata litoranea tra le province di Bari e Brindisi”: in provincia di Bari i comuni di Polignano a Mare, Castellana Grotte, Monopoli, Conversano, Alberobello e Locorotondo; in provincia di Brindisi i comuni di Fasano, Cisternino, Ostuni, Ceglie Messapica, Villa Castelli, Francavilla Fontana, San Michele Salentino, Latiano, Carovigno, San Vito dei Normanni, Mesagne e Brindisi;
- area “Fascia pedegarganica della provincia di Foggia”: i comuni di Manfredonia, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, Rignano Garganico, Apricena, Poggio Imperiale, Lesina, Sannicandro Garganico e Cagnano Varano.