I canadesi prediligono l’olio con retrogusto pepato, i giapponesi più delicato, i francesi “da gran gourmet”. Sono i buyer internazionali di Giappone, Canada, Francia, Germania e Polonia ad indicare alle Pmi i prodotti migliori da esportare nei loro paesi dove ognuno predilige un gusto di olio differente.
Si è chiuso con oltre 350 incontri tra aziende e buyer stranieri il primo incontro a Campobasso dedicato all’agroalimentare del Siaft (Southern Italy agri food and tourism) promosso da Unioncamere, dedicato all’extra vergine d’oliva di qualità, in modo che le aziende italiane si attrezzino per rispondere ai diversi gusti e superare così la crisi dell’export.
Importanti i risultati raggiunti, con già tre contratti siglati nel primo appuntamento che coinvolgerà, in tutte le manifestazioni, oltre 270 le piccole e medie imprese, di cui 77 aziende “matricole” che non hanno mai esportato o lo fanno in modo occasionale e più di 100 buyer internazionali provenienti da Germania, Gran Bretagna, Spagna, Polonia, Canada, Francia, Giappone.
«Si è trattato di un’edizione molto riuscita e tutti gli operatori coinvolti sono rimasti soddisfatti - commenta Amodio De Angelis, Vice Presidente Unioncamere Molise e Presidente Cciaa di Campobasso - ancora una volta il sistema camerale molisano si è dimostrato all’altezza dei mercati internazionali come testimoniato anche dal premio conferito dall’Unione Europea come realtà d’eccellenza per best practice”.