100 olivi capitozzati, recisi, troncati. Due, tre o quattro olivi sfregiati e rovinati per ciascuna di circa 30 aziende olivicole comprese fra Bitonto e Terlizzi, in provincia di Bari, e Andria, in provincia di Barletta-Andria-Trani. Uno scempio premeditato, un avvertimento in prossimità della raccolta delle olive, denunciano Coldiretti Puglia e Cia Levante (Bari-Bat). Non è la prima volta che, a nord di Bari, gli olivicoltori assistono a una strage di olivi, ma questa volta, per il numero di olivi tagliati e di aziende coinvolte, preoccupa ancora di più delle precedenti.
Coldiretti Puglia: «Olivi sfregiati, una vile mattanza»
«Continua la vile mattanza di olivi, proprio quando è alle porte la raccolta delle olive in una campagna che si prospetta ottima per quantità e qualità – dichiara il presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo –.
La criminalità distrugge in pochi attimi il lavoro di anni degli olivicoltori, azzera la concorrenza e il libero mercato legale soffocando l’imprenditoria onesta, compromette in modo gravissimo la sicurezza delle campagne.
Questo scempio è una espressione della criminalità che opera nelle campagne pugliesi attraverso danneggiamento delle colture, furti di attrezzature, mezzi agricoli, ferro, acciaio, rame, cavi elettrici e telefonici, racket, estorsioni, usura, aggressioni, abigeato, macellazioni clandestine, caporalato e truffe nei confronti dell’Unione europea o con il cosiddetto pizzo sotto forma di imposizione di manodopera o di servizi di trasporto o di guardiania alle aziende agricole».
Cia Levante: «Paura di taglieggiamenti e furti di olive»
«Siamo ormai all’avvio della raccolta delle olive e cresce l’ansia fra gli olivicoltori per la paura di taglieggiamenti o di furti delle olive dalle piante, tenuto conto della rilevanza produttiva ed economica della campagna olivicola che sta per partire – rileva il presidente di Cia Levante (Bari e Bat), Giuseppe De Noia –.
Non è possibile vivere con il patema d’animo che di notte i campi siano oggetto di sfregi alle piante o di furti di olive o che durante la giornata di lavoro si possa essere presi di mira da soggetti che non hanno nulla da perdere e sono disposti a tutto pur di derubare i malcapitati olivicoltori. Non possiamo lasciare che il frutto del lavoro di un anno intero, portato avanti fra mille difficoltà contingenti, venga raccolto in vario modo dalla criminalità».
Scempio olivi all’attenzione del neo prefetto
Lo scempio dei 70 olivi sfregiati fra Bitonto e Terlizzi, come gli altri problemi di sicurezza nelle campagne, è stato all’ordine del giorno del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal neoprefetto dell’Area metropolitana di Bari, Francesco Russo, informa De Noia. Quello dei 30 olivi danneggiati in territorio di Andria sarà oggetto della prossima riunione dell’analogo Comitato per la provincia Bat.
«Come ho avuto modo di dire al prefetto, ogni giorno assistiamo ad attacchi sempre più aggressivi nelle nostre campagne. Alle condizioni climatiche particolarmente avverse di quest’anno si aggiunge la recrudescenza di atti predatori nelle aree rurali. Gli agricoltori, da soli, sono impotenti di fronte a questo nuovo salto della criminalità che prende di mira le loro aziende nelle zone rurali lasciate a se stesse, senza alcun controllo, in balìa dei predoni delle campagne.
Un’ultima dimostrazione della criticità di tale contesto agricolo giunge dal territorio di Ruvo di Puglia, dove la Casa Comunità Don Tonino Bello, nei giorni scorsi, è stata depredata di un trattore utilizzato dalla stessa non solo per le lavorazioni dei campi, ma anche e soprattutto per ridare dignità e ulteriori possibilità alle persone più fragili impegnate al suo interno. Il confronto con il prefetto è stato indispensabile e utile per trovare e condividere soluzioni alle criticità che affliggono il nostro territorio. È sempre più urgente garantire la sicurezza nelle campagne, mediante il rafforzamento delle azioni di controllo nelle aree rurali e nei pressi dei centri di stoccaggio delle olive e dell’olio d’oliva».