Tutelare gli interessi e la qualificazione professionale dei Capi Panel. È questa la finalità della neonata prima associazione italiana di Capi Panel di analisi sensoriali per gli oli vergini di oliva. Si chiama A.Ca.P. (Associazione Capi Panel riconosciuti), è nata a Latina e avrà la sede nei locali del Capol (Centro assaggiatori produzioni olivicole di Latina), presso il Consorzio Industriale Laziale di via Carrara. Come è noto, l’analisi sensoriale (o delle caratteristiche sensoriali) degli oli vergini d’oliva (Panel Test) ha acquistato negli ultimi decenni sempre maggiore rilievo ai fini della definizione della loro qualità. Essa viene effettuata da un Panel, cioè un gruppo di assaggiatori addestrati e iscritti al relativo Albo/Elenco nazionale, sotto la direzione di un Capo Panel (o Panel Leader). Adesso che il numero di Capi Panel è sempre più numeroso, la loro prima associazione italiana è nata per rappresentarli.
Associazione Capi Panel, i soci fondatori
I soci fondatori dell’A.Ca.P. sono tutti Capi Panel di un Comitato di assaggio degli oli riconosciuto e autorizzato dal Mipaaf:
- Giulio Scatolini (Umbria),
- Domenica Luana Leo Imperiale (Puglia),
- Luigi Centauri (Lazio),
- Giuseppe Cicero (Sicilia),
- Giampiero Cresti (Toscana),
- Giuseppe Giordano (Calabria)
- e Marino Giorgetti (Abruzzo).
L'atto costitutivo è stato firmato davanti al notaio Antonio Fuccillo.
- Presidente dell’A.Ca.P. è Giulio Scatolini,
- vicepresidente Domenica Luana Leo Imperiale,
- segretario/tesoriere Luigi Centauri.
Le finalità dell’Associazione Capi Panel
«La costituzione dell’A.Ca.P. è di rilevante importanza per la difesa dei produttori, in particolare di quelli virtuosi, dell’etica e della qualità dell’olio italiano – ha affermato il presidente Scatolini –. L’olio extra vergine d’oliva non è e non potrà mai essere una commodity, ma, al contrario, è un testimone della biodiversità, della sostenibilità e del paesaggio».
In particolare, l'Associazione punta a tutelare gli interessi e la qualificazione professionale dei Capi Panel. E lo farà intervenendo «in forma propositiva e consultiva presso gli Enti pubblici e privati e presso qualsiasi soggetto interessato per l'applicazione, la modifica, il coordinamento, l'emanazione di normative in materia di oli vergini di oliva e in difesa degli interessi e dei diritti della categoria presso qualsiasi organo o sede».
Tutti i possibili impegni futuri dell’A.Ca.P.
L’A.Ca.P. potrà inoltre:
- collaborare con qualsiasi altro soggetto che opera nello stesso settore o in altri settori affini;
- organizzare studi, ricerche e indagini;
- promuovere, tutelare e valorizzare la biodiversità olivicola nazionale e internazionale;
- curare la realizzazione di pubblicazioni, direttamente o tramite terzi;
- studiare, realizzare e diffondere materiale illustrativo e didattico di qualsiasi natura;
- partecipare, aderire o collaborare con altri organismi pubblici o privati, stipulare con essi accordi e convenzioni;
- partecipare a iniziative svolte da terzi, purché aventi finalità analoghe a quelle statutarie;
- collaborare con i propri associati e con terzi per la definizione e l'applicazione di standard qualitativi;
- svolgere la propria attività utilizzando segni distintivi, marchi e loghi;
- organizzare e tenere corsi di formazione professionale;
- indire concorsi e/o gare in proprio o per conto di enti pubblici o privati, in materie attinenti alle finalità associative;
- infine, gestire in proprio o in collaborazione con altri soggetti attività promozionali nel settore enogastronomico (banchi di assaggio, degustazioni, assaggi con abbinamenti gastronomici).
All'associazione possono aderire, in qualità di soci onorari, tutti i soggetti, anche diversi da persone fisiche, che, nell'ambito della propria attività professionale, statutaria o istituzionale, operino nel settore oleario, e, in qualità di soci ordinari, tutti i Capi Panel, anche stranieri.