Via al monitoraggio Cecidomia delle foglie dell’olivo

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Nella provincia di Massa Carrara, negli ultimi anni, sono stati registrati danni significativi causati da Cecidomia delle foglie dell’olivo

Ripartano i monitoraggi del servizio fitosanitario della Regione Toscana (AgroAmbeinte.info) per Dasineura oleae nella zona dell’alta Lunigiana, in particolare nei comuni di Fosdinovo, Fivizzano e zone limitrofe. Questo fitofago, considerato fino a ora secondario ha infatti registrato significativi incrementi negli ultimi anni causando danni alla produzione.

Il ciclo di sviluppo

In tempi recenti è stato rilevato un aumento dell’infestazione della cecidomia delle foglie dell’olivo soprattutto nel sud della Toscana e nell’alta Lunigiana. Durante l’anno questo insetto effettua due generazioni una primaverile e una autunnale. L’insetto necessita di vegetazione giovane passando dai germogli vecchi a quelli nuovi. Le larve che si sviluppano provocano la comparsa di galle sulle foglie e, solo raramente sulle infiorescenze causando colatura dei fiori.

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Controllo e antagonisti naturali

La sua massiccia presenza sul territorio Toscano ha indotto gli studi sulla diffusione di parassitoidi naturali per il suo controllo. In particolare, nell’areale sud-toscano sono stati rilevati quattro imenotteri parassitoidi:

  • Mesopolobus aspilus,
  • Mesopolobus mediterraneus,
  • Platygaster demades
  • e Platygaster oleae.

Nonostante la presenza di questi antagonisti naturali abbia mitigato la presenza della Cecidomia nel sud della Toscana, questo non è avvenuto nell’area a cavallo tra Liguria e Toscana. Sono ancora in corso studi sulla diffusione degli imenotteri anche in relazione alla presenza di piante ospiti nei diversi areali, delle condizioni climatiche e di gestione degli agroecosistemi.

Il monitoraggio sul territorio toscano

Il monitoraggio effettuato da tecnici che operano sul territorio consiste in campionamenti settimanali di foglie e rilievi in campo per descrivere l’andamento dell’infestazione. A questo scopo sono pubblicati sul portale di AgroAmbeinte.info i bollettini settimanali che riportano i dati dello sviluppo delle forme larvali, al fine di prevedere lo sfarfallamento degli adulti e le successive ovideposizioni.

La difesa

L’obiettivo del monitoraggio è quello di fornire le indicazioni necessarie per impostare una corretta difesa contro questo dittero. Il controllo del fitofago può essere svolto sia seguendo tecniche di agricoltura biologica attraverso l’utilizzo di prodotti repellenti al fine di prevenire le ovideposizioni, che secondo i disciplinari di produzione integrata. In questo secondo caso, le molecole a disposizione sono poche e sarà importante prestare attenzione al numero di trattamenti effettuati.

Via al monitoraggio Cecidomia delle foglie dell’olivo - Ultima modifica: 2024-04-04T10:51:36+02:00 da Barbara Gamberini

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