I frantoiani lucani gettano le basi per organizzarsi in associazione

frantoiani lucani
Particolare dell'incontro dei frantoiani lucani a Matera. Al centro Paolo Colonna, alla sua destra Elia Pellegrino
Si sono incontrati a Matera per discutere come gestire la prossima campagna olearia e unirsi per difendere gli interessi della categoria nell’attuale difficile situazione economica

Anche in Basilicata la prossima campagna olearia si prospetta difficile per olivicoltori e frantoiani: da un lato il calo della produzione di olive del 65% rispetto al 2021, sia per l’alternanza di produzione sia per le elevate temperature che hanno danneggiato l’allegagione e per la siccità, dall’altro per i forti rincari registrati durante quest’anno da energia elettrica, metano e altre materie prime.

I frantoi sono imprese fortemente energivore, quindi, investite direttamente dall’attuale crisi energetica. Perciò un gruppo di frantoiani, fra cui Paolo Colonna, presidente dell’Oprol-Organizzazione dei produttori olivicoli lucani (che associa 2.800 olivicoltori e 18 frantoi di tutte le aree olivicole lucane), ha riunito a Matera quasi tutti (l’85%) dei frantoiani lucani, alla presenza del presidente nazionale dell’Aifo-Associazione italiana frantoiani oleari, Elia Pellegrino, per fare il punto della situazione e porre le basi per associarsi.

Frantoiani lucani: “Rincari insostenibili delle materie prime”

Paolo Colonna
Paolo Colonna

«I rincari del costo del kilowattora, del gas metano, dei pezzi di ricambio e di quant’altro occorre per gestire e far andare avanti un frantoio sono diventati insostenibili – dichiara Colonna –. I frantoi sono imprese energivore, i costi di produzione sono aumentati troppo e probabilmente cresceranno ancora. Perciò noi frantoiani siamo obbligati ad aumentare le tariffe molitorie di almeno il 40-50% e, di conseguenza, ad aumentare anche il prezzo dell’olio extravergine di oliva prodotto, portandolo, imbottigliato, a 10-11 euro al litro. Un prezzo ovvio, se si considera che il prezzo dell’olio extravergine di oliva all’ingrosso è schizzato in breve tempo da 3,30 a 5,00 euro al litro.

Ci rendiamo conto che per i consumatori questo è un periodo di grande difficoltà, l’inflazione alta abbatte il potere d’acquisto. Ma, puntando sull’alta qualità, contiamo di offrire un prodotto che venga adeguatamente remunerato. Così, forse per la prima volta, l’intera filiera della produzione e trasformazione delle olive in olio extravergine di oliva riuscirà a essere remunerata in maniera adeguata per sopravvivere e andare avanti, perché anche il prezzo delle olive è destinato a salire, a vantaggio degli olivicoltori».

Associarsi per resistere e tutelare ambiente e territorio

Matera
Veduta parziale dei frantoiani lucani partecipanti all'incontro di Matera

Della prossima campagna olearia hanno discusso i frantoiani riuniti a Matera. Ma, sottolinea Colonna, guardando avanti.

«Abbiamo bisogno di discutere e lavorare insieme per rendere sostenibili le nostre produzioni e per affrontare questi tempi difficili. Noi frantoiani dobbiamo resistere e proseguire la nostra attività perché contribuiamo a tutelare l’ambiente e il paesaggio della nostra Basilicata, del territorio lucano.

Ce lo chiede anche l’Unione europea con la nuova Pac. Con l’incontro di Matera abbiamo gettato le basi per organizzarci in una struttura associativa comune».

I frantoiani lucani gettano le basi per organizzarsi in associazione - Ultima modifica: 2022-09-28T09:56:57+02:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

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