La Guida Slow Food agli Extravergini 2023 è pronta

Tutte le indicazioni su come scegliere e dove trovare un buon olio extra vergine d’oliva. Presentazione ufficiale con una conferenza stampa sabato 15 aprile a Tivoli (Rm)

È tempo di comprare l’olio extra vergine d’oliva. In questo periodo (dopo qualche mese dalla spremitura e per almeno dodici mesi) l’olio esprime al meglio il suo profumo e le sue caratteristiche nutritive. Ha un aspetto limpido che esalta le numerose sfumature di colore, dal verde intenso al giallo paglierino. Per meglio giostrarsi nel dedalo delle offerte del mercato dell’olio extra vergine d’oliva viene in aiuto, da oltre 20 anni, la Guida agli Extravergini di Slow Food Italia. Uno strumento indispensabile per far conoscere le aziende che producono olio extra vergine di oliva italiano di qualità con particolare attenzione all’ambiente e per aiutare il consumatore negli acquisti. Ebbene, la Guida Slow Food agli Extravergini 2023 è pronta per raggiungere le tavole dei numerosi appassionati di olio extra vergine d’oliva e di tutti coloro che vogliono capire questo “mondo” e conoscere caratteristiche, cultivar, territori e mercato. Realizzata in collaborazione con Ricrea e Biodea, è disponibile sul sito di Slow Food Editore.

Guida Slow Food, uno spaccato lungo la penisola

Con oltre 100 collaboratori sparsi in tutta l’Italia, che conoscono l’olio extra vergine d’oliva, i produttori e il territorio (un lavoro che non si ferma alle degustazioni al chiuso di una sala), la guida offre al lettore uno spaccato dell’olio lungo la penisola, preciso, completo e ricco di particolari di un comparto centrale della cultura, dell’agricoltura e della gastronomia in Italia.

«La guida è uno strumento non solo indispensabile per chi acquista questo prodotto così poco conosciuto che fa parte della nostra quotidianità, ma anche per le aziende produttrici di extra vergine d’oliva italiano buono, pulito e giusto, che possono così farsi conoscere e costruire un necessario dialogo con gli acquirenti – afferma Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia –.

Elemento centrale della dieta mediterranea, l’olio extra vergine d’oliva non è un semplice condimento, ma un alimento nutraceutico, in grado di fornire all’organismo l’apporto di sostanze essenziali che aiutano anche a prevenire numerose malattie. La guida è un valido strumento per conoscere l’olio, chi lo produce, dove e come.

Per questo da anni Slow Food promuove l’etichetta narrante dove ogni produttore può raccontare cosa stiamo acquistando in tutti i suoi aspetti. L’etichetta per ora è già sulla confezione degli oli che fanno parte del Presidio degli Olivi secolari (riconoscibili anche dal logo dei Presìdi sulla bottiglia), progetto che promuove il valore ambientale, paesaggistico, salutistico ed economico degli oliveti antichi di cultivar autoctone e che raggruppa produttori che non adoperano fertilizzanti di sintesi e diserbanti chimici».

I numeri della Guida Slow Food 2023

Giunta alla 24ª edizione, la guida recensisce 766 realtà tra frantoi, aziende agricole e oleifici (126 novità a testimonianza di un settore vivace), 1227 oli tra gli oltre 1600 assaggiati. Cresce il numero delle aziende (indicate con la foglia) che certificano in biologico l’intera filiera (ben 531 gli oli segnalati) e aumentano gli oli (175) del Presidio degli Olivi secolari.

Non mancano, facilmente individuabili, i riconoscimenti classici:

  • la Chiocciola grande grigia indica le aziende (40) che si distinguono per il modo in cui interpretano i valori produttivi (organolettici, territoriali e ambientali) in sintonia con la filosofia Slow Food;
  • il Grande Olio (81), indicato con il disegno dell’Oliva, è attribuito agli extravergini che si sono distinti per particolari pregi dal punto di vista organolettico e perché ben rispecchiano territorio e cultivar.

A queste caratteristiche, il Grande Olio Slow (124), riconoscibile dalla scritta slow in campo verde, premia l’attività delle aziende che adottano pratiche agronomiche sostenibili per l’ambiente e per il lavoratore.

Annata olivicola 2022 segnata dalla siccità

«Se vogliamo sintetizzare l’annata olivicola 2022 con una parola, questa è siccità – afferma senza alcun dubbio Francesca Baldereschi, curatrice della Guida agli Extravergini –. Durante gli incontri con i produttori e i coordinatori regionali della guida, è emerso come, da Nord a Sud, la produzione sia stata condizionata dall’aumento delle temperature e dai troppi giorni senza precipitazioni. Che, oltre ad aver causato la flessione della produzione italiana del 37%, ha diffuso tra i produttori un clima di incertezza, perché questo fenomeno si sta ripetendo da anni, con un crescendo preoccupante. Un fenomeno intorno al quale si dovrà costruire la strategia futura di questo comparto che non deve farsi attrarre dalla produzione intensiva, che per altro richiede più acqua e fertilizzanti, andando, inoltre, a snaturare il rapporto culturale e identitario con un prodotto simbolo della cucina e del paesaggio».

Per Baldereschi «la guida ci consegna anche delle speranze. Prima di tutto la costante crescita della qualità degli oli proposti, che riescono a raccontare tutte le sfumature di sapori delle numerose varietà presenti in Italia. Dopo la crescita dei giovani produttori: se da un lato si registra un calo della superficie olivicola, dall’altro si registrano nuovi ingressi di contadini che subentrano nella conduzione ai genitori o che riprendono oliveti familiari abbandonati. Collegata a questo fenomeno, ma anche a una aumentata coscienza ecologica, è la crescita degli oli biologici recensiti. Una crescita costante di anno in anno».

Presentazione in conferenza stampa a Tivoli (Roma)

Sabato 15 aprile Slow Food Italia la presenterà ufficialmente in una conferenza stampa a Tivoli (Roma), preso il Santuario di Ercole Vincitore.

La giornata si aprirà alle 10 con i saluti istituzionali. La presentazione della guida e la consegna dei riconoscimenti saranno precedute alle 10.30 dal workshop “Dalla natura per l’olivicoltura ambientalmente sostenibile” a cura di BioDea. Interverranno:

  • Stefano Loppi, professore di botanica ambientale presso il Dipartimento di Scienze della vita all’Università di Siena,
  • Luca Palazzoni, del Dipartimento di Economia Agraria presso l'Università degli studi di Perugia,
  • e Francesco Barbagli, CEO di Bio-Esperia srl.

Modererà Francesco Sottile, Tecnico Progetti Biodiversità Slow Food Italia.

Alle 11.30, alla presenza di Federico Varazi, vicepresidente di Slow Food Italia, e Francesca Baldereschi, curatrice della Guida, l’assegnazione delle menzioni speciali e degli attestati ai Presìdi Slow Food, la premiazione delle aziende che hanno ottenuto la Chiocciola e degli oli che hanno ricevuto il riconoscimento di Grande Olio Slow e Grande Olio.

La Guida Slow Food agli Extravergini 2023 è pronta - Ultima modifica: 2023-04-12T09:59:09+02:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

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