La campagna 2015/16 si attesterà sui 3 milioni e 225 tonnellate di produzione di olio, il consumo stimato sarà di 3 milioni e 13mila tonnellate, le esportazioni saranno 763mila tonnellate mentre le importazioni supereranno le 800mila tonnellate.
Il 58% della produzione proviene dai paesi dell’Ue. Sono questi i dati resi noti dall’Unaprol ed emersi al seminario organizzato dal Coi (Consiglio oleicolo internazionale di Madrid) in occasione della 47esima riunione del Comitato consultivo dell'organismo internazionale.
Secondo i dati del Coi nel mondo vi sono 1 miliardo e 450 milioni di piante di olivo, messe a dimora su circa 11 milioni di ettari. Di questi solo il 22% è irriguo e tra il 1985 e il 2014 la superficie dell'olivicoltura è aumentata di circa 2 milioni di ettari.
L’Italia con oltre 600mila tonnellate è tra i primi paesi al mondo per consumo di olio di oliva e di extra vergine di oliva, mentre gli Stati Uniti, con una quota di importazione pari al 32% di tutto l’olio importato, si confermano primo paese al mondo importatore pur non avendo sottoscritto l’adesione al Coi.