Lillo, COI: produzione olio di oliva in ripresa, resta l’incognita prezzi

olio di oliva
Dopo due campagne difficili, la produzione mondiale di olio d’oliva tornerà a crescere secondo il COI, trainata dall’Unione Europea. Un’analisi dei trend su consumi, esportazioni e importazioni globali

A seguito della conversazione con Jaime Lillo, presidente del Consiglio Oleico Internazionale (COI), che ci ha offerto una panoramica completa sugli sviluppi globali del settore olivicolo e oleicolo, vediamo l’analisi dettagliata e aggiornata delle dinamiche di mercato su dati che ci ha fornito lo stesso COI (l’intervista a Lillo è pubblicata su Olivo e Olio 3-2025).

Evoluzione della produzione di olio d’oliva

La produzione di olio d’oliva è triplicata negli ultimi 60 anni, raggiungendo nella scorsa campagna 2022/23 le 2.760.000 tonnellate. I dati provvisori per la campagna 2023/24 indicano un calo del 7%, con una produzione di 2.564.000 tonnellate. La stima per la campagna 2024/25 prevede una produzione di 3.375.500 tonnellate (+32%).

Campagna provvisoria 2023/24

La campagna 2023/24, sebbene con dati ancora provvisori, ha registrato una produzione mondiale di 2.564.000 tonnellate, pari a un calo del 7%, ovvero 196.000 tonnellate in meno rispetto alla campagna precedente. Il consumo si è attestato intorno a 2.780.000 tonnellate (-3%). Le importazioni hanno raggiunto 1.015.000 tonnellate (tab. 1).

I paesi membri del COI producono un totale di 2.404.000 tonnellate, che rappresentano il 94% del totale mondiale per questa campagna 2023/24. Il gruppo di paesi europei raggiunge 1.531.500 tonnellate, con un aumento del 10%.

La Spagna, con una produzione di 854.000 tonnellate, registra un aumento del 28%; l’Italia, con 328.500 tonnellate, cresce del 36%; la Grecia, con 175.000 tonnellate, scende del 49%; e il Portogallo, con 160.900 tonnellate, aumenta del 28%.

Il resto dei paesi membri del COI raggiungeranno un totale di 872.500 tonnellate. Spicca il calo della Turchia, che arriva a 215.000 tonnellate (-52%).

Per quanto riguarda il consumo nei paesi membri del COI, si raggiungono 1.925.000 tonnellate, mentre nel resto dei paesi non membri del COI il consumo sarà intorno a 855.000 tonnellate (-8%).

Campagna stimata 2024/25

Secondo i dati ufficiali dei paesi e le stime della Segreteria Esecutiva del COI, la produzione mondiale per la campagna 2024/25 è stimata intorno a 3.375.500 tonnellate, il che rappresenterà un aumento del 32% rispetto alla campagna precedente. Le importazioni ed esportazioni sono stimate oltre 1.200.000 tonnellate.

I paesi membri del COI prevedono complessivamente una produzione di 3.193.000 tonnellate, che rappresenterà il 95% del totale mondiale per la campagna 2024/25, con un aumento del 33% rispetto alla campagna precedente.

Il gruppo dei paesi produttori dell’Unione Europea prevede una produzione che arriverà a 1.973.000 tonnellate, con un incremento del 29%.

Negli altri paesi membri del COI si stima una produzione complessiva di 1.220.000 tonnellate (+40%).

Il consumo mondiale potrà raggiungere le 3.064.500 tonnellate, con un aumento del 10% rispetto alla campagna precedente (graf. 1).

Evoluzione del consumo di olio d’oliva e di olive da tavola

Nella campagna 2024/25 si prevede che il consumo mondiale di olio d’oliva si riprenda, superando i 3 milioni di tonnellate. Anche il consumo di olive da tavola potrebbe raggiungere tale cifra.

Campagna provvisoria 2023/24 e stimata 2024/25

Secondo i dati ufficiali e le stime della Segreteria Esecutiva del COI, il consumo mondiale potrà raggiungere le 3.064.500 tonnellate nella campagna 2024/25, con un aumento del 10,0% rispetto alla campagna precedente 2023/24.

La campagna 2023/24, sebbene con dati ancora provvisori, ha registrato un consumo mondiale di 2.780.000 tonnellate, pari a una diminuzione del 2,6%, ovvero 75.000 tonnellate in meno rispetto alla campagna precedente (tab. 2).

Prezzi

Per quanto riguarda i prezzi dell’olio extravergine d’oliva all’origine, i dati dell’ultima settimana di febbraio per Jaén, Spagna, lo collocano a 407,5 euro ogni 100 kg, ovvero il 54% in meno rispetto alla stessa settimana della campagna precedente.

Nel caso di Bari, Italia, il prezzo sale a 930 euro per 100 kg, con un calo del 4% (graf. 2).

Esportazioni e importazioni

Per quanto riguarda le esportazioni extracomunitarie di olio d’oliva dell’Unione Europea, nel mese di dicembre della campagna 2024/2025, il valore unitario si è attestato a 789 euro per 100 kg (-5,2% rispetto allo stesso periodo della campagna precedente e -6,7% rispetto al mese precedente).

Nel caso dell’olio extravergine d’oliva, questa cifra è salita a 822 euro per 100 kg (graf. 3).

L’indice del valore unitario delle esportazioni è in calo per il nono mese consecutivo rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Nel mese di dicembre si è registrato un calo del 7% rispetto a novembre (graf. 4).

D’altra parte, le importazioni di olio d’oliva da alcuni dei principali mercati, nel periodo da ottobre a dicembre 2024, sono diminuite dello 0,5% rispetto allo stesso periodo della campagna 2023/2024.

Si evidenzia una ripresa del volume importato da Australia, Cina e Stati Uniti (tab. 3).

Indice dei prezzi al consumo armonizzato (Ue-27)

L’Indice dei Prezzi al Consumo Armonizzato (IPCA) dell’olio d’oliva nell’UE-27 è aumentato dell’1,5% nel mese di dicembre rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, un dato inferiore rispetto a novembre (-4,2%).

L’indice è in diminuzione dal mese di aprile 2024 (graf. 5).


Leggi l’intervista a Jaime Lillo su Olivo e Olio n. 3/2025

Lillo, COI: produzione olio di oliva in ripresa, resta l’incognita prezzi - Ultima modifica: 2025-05-07T17:18:58+02:00 da Barbara Gamberini

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