L’istituzione di una Commissione di indagine per accertare eventuali responsabilità amministrative nell’ambito delle attività di contenimento della Xylella fastidiosa. È quanto prevede una proposta di legge approvata all’unanimità dal Consiglio regionale pugliese.
Le ragioni della Commissione d’indagine su Xylella
Alla base di questa proposta di legge ci sono precise ragioni, contenute nella relazione di accompagnamento: l’argomento “Xylella” “è estremamente controverso, purtroppo foriero della distruzione di molta parte del paesaggio olivicolo pugliese, che sin dal 2013 ha contrapposto i sostenitori della prova scientifica ai negazionisti, con le motivazioni più varie, producendo gravi ritardi nell’attività di contenimento del batterio e di distruzione della popolazione dell’insetto vettore”.
Mettere a punto il profilo delle responsabilità
Per i firmatari della proposta di legge le finalità sono ben chiare: sia la conoscenza in dettaglio di quanto avvenuto e degli atti amministrativi adottati, non applicati, parzialmente eseguiti o addirittura omessi, sia la ricostruzione storico-fattuale di eventuali interferenze sull’attività amministrativa generate dal clima di forte contrapposizione politica risultano necessarie per mettere a punto con maggiore chiarezza il profilo delle responsabilità, per meglio governare sia le attività di contenimento in corso sia le politiche di ricostruzione produttiva e paesaggistica nella parte centro-meridionale della Puglia.
Entro un anno una prima conclusione
La proposta istitutiva della Commissione d’indagine chiede che essa venga organizzata con norme di dettaglio chiare per giungere nel breve volgere di un anno a una prima conclusione. La Commissione, quindi, sarà costituita con le modalità previste dall’art. 31 dello Statuto della Regione Puglia e dall’art. 15 del Regolamento interno del Consiglio regionale e sarà formata da 15 componenti, compreso il presidente, eletto, unitamente ai componenti dell’ufficio di presidenza, tra i componenti dell’opposizione e nella seduta di insediamento.
Come lavorerà la Commissione d’indagine su Xylella
La Commissione discuterà sulla base di un rapporto istruttorio redatto dall’Osservatorio fitosanitario regionale e contenente gli atti adottati da tutte le autorità interessate - regionali, nazionali o internazionali - oppure gli atti proposti e non adottati, specificando l’attuazione o i profili di problematicità nell’attuazione, eventuali iniziative giurisdizionali anche interferenti, con relativi esiti, e il tutto corredato di ogni riferimento numerico-statistico.
Inoltre la Commissione potrà disporre audizioni e concluderà i suoi lavori con la votazione di una relazione, consistente in una prima parte contenente i rapporti istruttori formati dalle strutture tecniche regionali, una seconda parte contenente la trascrizione in forma riassuntiva delle domande e delle risposte oggetto delle audizioni e una terza parte contenente le conclusioni.
Primato della prova scientifica contro credulità e magia
«L’istituzione della commissione d’indagine sulla Xylella è una buona notizia, per affermare il primato della prova scientifica contro la credulità e la magia, accreditare con maggiore vigore le misure di contenimento nelle aree non ancora colpite e contrastare ogni tipo di raggiro su rimedi non supportati dalla scienza». È quanto hanno dichiarato i consiglieri regionali Fabiano Amati, Sergio Clemente e Ruggiero Mennea, proponenti e sottoscrittori della proposta di legge. «Le azioni di contenimento della Xylella sono state oggetto negli anni di forte contrapposizione politica, che non ha per nulla aiutato a evitare la distruzione di gran parte del paesaggio olivicolo pugliese. Tale contrapposizione ha purtroppo prodotto gravi ritardi nell’attività di contenimento del batterio e di distruzione della popolazione dell’insetto vettore».
