Il legno degli olivi seccati per l’infezione causata da Xylella fastidiosa verrà lavorato per produzioni artigianali di qualità. È quanto dispone la proposta di legge «Disposizioni per la tutela e valorizzazione del legno pregiato d’ulivo derivante da espianti a causa del batterio Xylella e delle creazioni artigianali di prodotti a contrassegno “Albero d'ulivo secolare e monumentale della Puglia”» approvata all’unanimità dal Consiglio regionale pugliese.
Xylella, impegno della Regione per valorizzare il legno
L’infezione da Xylella fastidiosa ha causato in Puglia il disseccamento e la perdita di oltre 21 milioni di olivi, spesso secolari e monumentali.
Finora il legno degli olivi colpiti da Xylella è stato utilizzato, oltre che per alimentare caldaie a cippato, solo per iniziative estemporanee di artigiani e artisti, come ad esempio quella avviata dallo stilista sardo Antonio Marras o il progetto Tàccaru per la sua trasformazione in opere d’arte, oppure per rare attività imprenditoriali, come la Femiro srl di Casarano (Lecce).
Adesso, invece, le legge regionale contempla e regola un impegno istituzionale per tutelare e valorizzare quel legno. La Regione sarà a capo di una cabina di regia per la tutela e valorizzazione del legno degli olivi espiantati.
Nelle province colpite un centro di raccolta e lavorazione
La legge prevede, infatti, l’istituzione in ogni provincia colpita dal batterio Xylella (quindi nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto) di un centro regionale di raccolta, stagionatura e pre-lavorazione del legno pregiato e di custodia dei tronchi monumentali rimossi integralmente dagli olivi colpiti da Xylella.
In questi centri il legno dovrà essere conferito e lavorato. Inoltre in essi verranno favoriti la creazione di laboratori artistici e artigianali (dove produrre manufatti volti alla protezione e alla valorizzazione dei tronchi scultorei), la realizzazione di prodotti dall’alta fattura artigianale e la commercializzazione del legname ivi conferito.
Lo stoccaggio e la stagionatura sono i passaggi urgenti, anche per fornire un’alternativa alla pratica dell’incenerimento totale del legno, tronchi monumentali compresi. In via sperimentale per l’anno in corso viene individuato nella provincia di Lecce il Centro pilota di raccolta, stagionatura e pre-lavorazione del legno pregiato e custodia dei tronchi monumentali.
Il contrassegno “Albero d'Ulivo Secolare della Puglia”
La creazione del contrassegno “Albero d'Ulivo Secolare della Puglia” servirà a contraddistinguere i prodotti finiti e le creazioni artigianali provenienti dai centri regionali di raccolta, stagionatura e pre-lavorazione del legno pregiato e custodia dei tronchi monumentali.
Accanto a tali attività è prevista anche la formazione professionale, con l’incentivazione dell’accreditamento dei corsi in materia di ebanisteria, stagionatura e pre-lavorazione del legno pregiato e custodia dei tronchi monumentali.
Fine ultimo di tali iniziative dovrà essere quello di rendere la Regione Puglia attrice di tutte quelle iniziative volte a incentivare le relazioni tra operatori del mercato anche con l’ausilio del già presente Distretto produttivo “Legno e Arredo della Puglia”.