Tunisia in rotta verso la Cina, l’olio d’oliva punta a conquistare Wuhan

tunisia olio
La Tunisia punta alla Cina per valorizzare l’olio d’oliva in vista di una produzione record. La missione a Wuhan mira a rafforzare logistica e accesso al mercato, dominato dalla Spagna ma ricco di margini di crescita

Una missione istituzionale nel cuore della Cina apre nuove prospettive per l’olio tunisino, in vista di una campagna produttiva record. Ma il mercato resta dominato dalla Spagna e le sfide competitive non mancano.

La Tunisia accelera sulla diversificazione dei mercati e guarda sempre più verso Est. Una delegazione del Ministero del Commercio e dello Sviluppo delle esportazioni, guidata da Mourad Ben Hussein, direttore generale del CEPEX, ha fatto tappa a Wuhan, nella provincia cinese dell’Hubei, nell’ambito di un piano strategico per rafforzare la presenza dell’olio d’oliva tunisino nel mercato cinese. Un territorio che conta quasi 60 milioni di abitanti e che, secondo Tunisi, offre margini di crescita ancora largamente inesplorati.

Missione a Wuhan: logistica e portualità al centro del dossier

Nei colloqui con le autorità cinesi, svoltisi il 17 ottobre, la discussione si è concentrata sul rafforzamento dei servizi logistici e portuali, con l’obiettivo di velocizzare e rendere più efficienti le procedure di esportazione verso l’Hubei. La missione arriva pochi giorni dopo la nuova direttiva governativa tunisina che invita produttori e operatori a puntare su Asia e America del Sud per ampliare la rete di destinazioni in vista di una produzione nazionale attesa a livelli record nel 2025/2026.

Il mercato cinese: grandi volumi, dominio spagnolo

La Cina rimane un mercato “secondario” per la Tunisia, ma con una crescita significativa negli ultimi anni sul fronte dei consumi di olio d’oliva. Secondo i dati della piattaforma Trade Map, nel 2024 la Cina ha importato:

  • 29.850 tonnellate,
  • 208,17 milioni di dollari in valore.

Con una Spagna assolutamente dominante:

  • 92% delle importazioni in volume,
  • 88% in valore.

La presenza tunisina, al confronto, è ancora minima: nel 2024 sono state esportate appena 19 tonnellate, per un valore di 229.000 dollari. Numeri che indicano quanto lavoro resti da fare, ma anche quanto grande sia lo spazio potenziale di crescita.

Una competizione serrata

Oltre allo strapotere spagnolo, la Tunisia dovrà misurarsi con diversi fornitori ben posizionati sul mercato cinese: Italia, Australia, Francia e Grecia. Paesi che negli ultimi anni hanno lavorato su branding, qualità percepita, familiarità culturale e presenza stabile nella distribuzione cinese.

Per Tunisi, la sfida sarà duplice: aumentare il riconoscimento del prodotto e differenziarsi in un mercato dove la concorrenza è già intensa, soprattutto nel segmento dell’extra vergine premium.

I numeri del mercato cinese dell’olio

Importazioni Cina 2024

  • 29.850 tonnellate,
  • 208,17 milioni di dollari,
  • 92% volume dalla Spagna,
  • 88% valore dalla Spagna.

Tunisia 2024

  • 19 tonnellate,
  • 229.000 dollari,
  • Quota di mercato marginale.

Perché Wuhan è strategica

  • 60 milioni di abitanti nell’Hubei,
  • Hub logistico in forte sviluppo,
  • Porti fluviali e rete distributiva in espansione,
  • Crescita dei consumi alimentari salutistici,
  • Accesso privilegiato alla Cina continentale.

Le mosse della Tunisia per il 2025/2026

  • Produzione di olio attesa ai massimi storici,
  • Nuova direttiva governativa verso Asia e Sud America,
  • Missioni strategiche coordinate dal CEPEX,
  • Investimenti in logistica e portualità,
  • Obiettivo: aumentare peso nei mercati non ancora saturi.

Prospettive: tra record produttivi e nuove geografie commerciali

Le condizioni di mercato e le previsioni produttive fanno sì che la Cina diventi un obiettivo strategico per la Tunisia. La crescita della classe media, l’aumento della domanda di prodotti salutistici e la centralità logistica di Wuhan rappresentano elementi che giocano a favore di Tunisi.

Il successo, tuttavia, dipenderà dalla capacità del Paese di investire in una catena logistica moderna, presidi commerciali più stabili e una comunicazione capace di valorizzare la qualità dell’olio tunisino in un contesto altamente competitivo.

L’asse Mediterraneo-Cina ridisegnerà il futuro dell’olio

La missione di Wuhan è molto più di un viaggio istituzionale: rappresenta un tassello di quella nuova geografia dell’olio che si sta ridisegnando sotto la spinta della globalizzazione alimentare. La Tunisia ha compreso che il Mediterraneo, per restare protagonista, deve parlare sempre più lingue e aprire nuovi corridoi commerciali.

In un mercato complesso ma dinamico come quello cinese, non vincerà chi arriva prima, bensì chi saprà rimanere più a lungo, costruendo fiducia, qualità percepita e continuità di presenza. La sfida tunisina è appena iniziata: sarà il tempo a dirci se Wuhan diventerà davvero una delle capitali emergenti del futuro olivicolo internazionale.

Tunisia in rotta verso la Cina, l’olio d’oliva punta a conquistare Wuhan - Ultima modifica: 2025-11-18T22:01:34+01:00 da Barbara Gamberini

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome