L’Azienda Vivai Attilio Sonnoli nasce nel 1909 a Pescia, ed è la prima in Italia detentrice di brevetti per novità vegetali relativi a piante di olivo.
Questo grazie all’intuizione di Attilio Sonnoli, nipote del fondatore, che ha condotto dagli anni ‘80 un lungo lavoro di selezione clonale sulle principali varietà italiane e brevettato quelli con caratteri migliorati (resistenza al freddo, resa e qualità dell’olio) rispetto alle varietà di partenza.
I cloni brevettati sono tre:
- CSS54 Apollo (Frantoio),
- CSS04 Zeus (Pendolino)
- e CSS02 Minerva (clone di Leccino).
CSS 02 Minerva è il miglior clone di Leccino attualmente disponibile in Italia, con maggiore resistenza al freddo (ha resistito alle gelate del 1956 e 1985), una produzione di olio/ha maggiore del 20–25% rispetto alla varietà d’origine, un frutto, 4-4,5 g, idoneo anche come oliva da tavola; l’olio rientra nella categoria del fruttato leggero. La pianta entra in produzione già al 3° anno, è adatta a impianti tradizionali (500 piante/ha); ottimi i risultati di raccolta con scuotitore. CSS02 Minerva è stato dichiarato dal CNR di Bari resistente a Xylella fastidiosa, quindi può essere piantato laddove gli olivi sono stati distrutti dal batterio.
Sempre a partire dal patrimonio olivicolo italiano, Attilio Sonnoli ha selezionato e brevettato varietà adatte per impianti totalmente meccanizzati sia tradizionali che superintensivi. Tra queste CSS22 Diana, una pianta compatta, autofertile, con rami flessibili e chioma mediamente folta, adatta alla raccolta con scavallatrice.
L’entrata in produzione è rapida, fra il 2° e il 3° anno; in un impianto superintensivo in Italia meridionale, su terreno idoneo e fertirrigato, al 3° anno si sono ottenuti 50 q/ha con resa del 18%, quindi 9 q/ha di olio fruttato leggero, molto profumato.
La potatura manuale è necessaria nei primi anni; successivamente è sufficiente la potatura meccanica con contenimento manuale ogni 3-4 anni.
Attualmente, in collaborazione con Vivai Luca Cinelli, sono in osservazione altre nuove varietà ottenute mediante incroci di varietà italiane.
Leggi la Rassegna degli strumenti innovativi per l’oliveto moderno
pubblicata su Olivo e Olio n. 1/2020
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