SpoOlivi, certificazione e biodiversità del materiale vivaistico

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L’Italia produce i prodotti agroalimentari più ricercati nel mondo; eppure da oltre 30 anni il comparto oleo-olivicolo non riesce a trovare una giusta collocazione nel grande mare magnum dell’extravergine.

Per aumentare la produzione di nazionale, la scelta è quella tra produrre un extravergine da varietà ibride brevettate internazionali, in impianti olivicoli industriali atti a produrre olio di poco valore e quella di scommettere sui grandi extravergini dalle varietà autoctone regionali, distinguibili sul mercato per le caratteristiche organolettiche superiori e le proprietà nutraceutiche.

La Valdinievole e in particolare Pescia, comincia nel 1800 la sua storia vivaistica ed oggi è la culla della produzione di piante di olivo. Oggi i Vivai Olivicoli Certificati di SpoOlivi producono varietà autoctone regionali dalle quali si ottengono oli extravergine di altissima qualità, determinate ad affrontare tutte insieme un mercato di piante di olivo ormai confuso che rischia di perdere i valori dell’identità e della biodiversità.

Per difendere il settore oleario dalla globalizzazione e dai rischi connessi con l’importazione di piante da altri paesi tra cui l’introduzione di batteri e malattie, i vivai certificati di Pescia stanno adottando dei sistemi di tracciabilità digitale, garantiti dalla blockchain per migliorare la produzione di piante certificate dal punto di vista fitosanitario e dalla corrispondenza varietale di origine, tracciate al 100%.

Per la SpoOlivi è fondamentale assicurare un futuro al comparto vivaistico della filiera olivicola olearia: lo intende fare recuperando le oltre 800 varietà autoctone regionali Italiane per inserirle nel sistema di certificazione digitale e assicurandone la disponibilità per le rispettive regioni di origine. Un progetto molto impegnativo a lungo termine che i vivai di Pescia, sperano di poter inserire nel prossimo piano olivicolo nazionale.

SpoOlivi logo

Chiaro il messaggio della SpoOlivi: «L’Italia dell’oro verde deve ricominciare a produrre un extravergine che nessun altro paese al mondo ha, aumentando le superfici olivicole, adottando un criterio razionale, e moderno ma non trascurando mai la nostra identità e le nostre origini. Noi siamo pronti ad investire nel futuro, con nuove tecnologie digitali in grado di mantenere la nostra storia e la nostra identità nel tempo».

Leggi la Rassegna degli strumenti innovativi per l’oliveto moderno
pubblicata su Olivo e Olio n. 1/2020

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SpoOlivi, certificazione e biodiversità del materiale vivaistico - Ultima modifica: 2020-01-17T16:44:11+01:00 da Redazione Olivo e Olio

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