Per la 4ª edizione di Nova Agricoltura in Oliveto, organizzata da New Business Media-Edagricole a Corato (Bari) con centinaia di visitatori, malgrado la pioggia, non poteva esserci contesto migliore per attirare l’attenzione su quanto sia importante tutelare in ogni forma l’olivicoltura tradizionale ad alta densità: la pianura olivicola che si stende da Bitonto fino ad Andria e oltre è il cuore nevralgico dell’olivicoltura italiana, un patrimonio da preservare e valorizzare, sia con il ricorso a tecniche colturali innovative sia con il rigoroso contrasto all’avanzata del batterio Xylella, ormai lontano, in linea d’aria, poco più di 70 km.
È proprio in tale direzione che si sono orientati i due laboratori proposti: “Olivo.net, per la gestione sostenibile di un oliveto” e “Xylella, un problema da conoscere per saperlo affrontare”.
«Olivo.net è un nuovo strumento web interattivo progettato per aiutare chi gestisce l’oliveto o fornisce assistenza tecnica all’olivicoltore a prendere decisioni più mirate e corrette – ha spiegato Andrea Anselmi, referente di Horta, spin-off dell’Università Cattolica di Piacenza –. Olivo.net arricchisce la sua esperienza con molteplici informazioni sempre aggiornate. Dal 2016 questo strumento di consultazione veloce e accessibile 24/24 ore si rivolge a un crescente numero di olivicoltori e tecnici agricoli».
Misure di contrasto contro Xylella
Il batterio Xylella è un patogeno da quarantena contro la cui diffusione sono obbligatorie precise azioni di contrasto, ha sostenuto Francesco Bellino, tecnico agrario. «Le misure agronomiche contro le forme giovanili dei vettori del batterio sono obbligatorie dal 1° marzo al 30 aprile di ogni anno, nelle zone delimitate, mentre sono raccomandate nella zona indenne. Le misure fitosanitarie contro gli adulti, due trattamenti insetticidi da eseguire su olivo, sono obbligatorie nella zona cuscinetto e in quella di contenimento anche per gli oliveti in biologico, raccomandate nella zona infetta e nella zona indenne».
Discutere di Xylella a nord-ovest di Bari, dove il batterio non è presente, «è importante perché anche nella zona indenne sono raccomandate le misure agronomiche e fitosanitarie», ha confermato Enza Dongiovanni, ricercatrice del Crsfa “Basile Caramia” di Locorotondo (Bari), nella tavola rotonda sulla tutela dell’olivicoltura tradizionale ad alta densità.
Se la questione Xylella si profila all’orizzonte, altri problemi fitosanitari sono di ancora più viva attualità, ha richiamato Antonio Guario, agronomo fitoiatra. «Olivicoltori, fate attenzione al clorpirifos, principio attivo non registrato sull’olivo ma ritrovato, anche in questo territorio, nell’olio di oliva, o per uso improprio o per effetto deriva. Diverse partite di olio sono state rifiutate, il mercato non le accetta! E da quest’anno non è più utilizzabile l’imidacloprid, neonicotinoide il cui impiego è stato vietato sull’olivo».
Campionato di potatura, sul podio le Marche
Nova Agricoltura in Oliveto, come già nelle scorse edizioni, ha ospitato, inoltre, la finale del 17° Campionato nazionale di potatura dell’olivo allevato a vaso policonico “Forbici d’Oro”, organizzata dall’Assam Marche: su 60 potatori, provenienti da 17 regioni, che si sono cimentati in una gara di potatura di tre olivi, è risultato vincitore assoluto il marchigiano Marco Lanciotti, che ha contribuito al primo posto, nella gara a squadre, di quella delle Marche. Una gara che ha trovato il suo completamento scientifico nella dimostrazione di potatura dell’olivo a vaso policonico curata da Giorgio Pannelli, direttore della scuola www.scuolapotaturaolivo.it.
Guarda il video della giornata in campo