«Le immagini degli oliveti bitontini trasformati in vere e proprie discariche a cielo aperto di rifiuti abbandonati non sono solo un pugno nell’occhio, sono un pugno nello stomaco. L’inciviltà e l’incuria, oltre a compromettere la bellezza del patrimonio rurale, mettono a rischio la sicurezza degli operatori».
È quanto ha sostenuto Gennaro Sicolo, presidente di Cia Puglia, vice presidente nazionale di Cia Agricoltori Italiani e produttore olivicolo di Bitonto (Ba) a margine di un convegno organizzato da Cia a Bari, negli spazi della Fiera del Levante. Una denuncia che segue quella di Cia Foggia sull’abbandono nelle campagne daune non solo di rifiuti generici ma anche di pericolose “ecoballe” scaricate da camion provenienti dalla Campania.
Rifiuti abbandonati, nuovo problema
«Quest’anno la campagna olearia – ha aggiunto Sicolo – si avvia in salita, tra mille difficoltà vecchie, come la Xylella, e nuove come i rincari energetici e l’inflazione, per citarne solo alcune.
Oltre a questo, ogni giorno siamo costretti ad attraversare gli oliveti e assistere a nuove discariche a cielo aperto che deturpano il territorio e rendono poco sicuro il passaggio di operatori e frontisti».
Occorre seria attività di monitoraggio del territorio
«Ancora – ha proseguito Sicolo – non abbiamo visto alcun intervento di sgombero e pulizia.
Chiediamo alle istituzioni e agli organismi preposti di affiancare alle campagne di sensibilizzazione, seppure utili, una seria attività di monitoraggio del territorio.
Non possiamo permettere o accettare il degrado dei campi dai quali arrivano i prodotti per la nostra tavola».