Le operazioni di raccolta delle olive sono la conclusione del processo produttivo che si chiude con la maturazione del frutto. Le modalità e i tempi di raccolta sono i fattori che determinano la quantità e la qualità della produzione e, di conseguenza, la redditività dell’oliveto. Sono molte le componenti che influenzano le operazioni in campo, a partire dalla tipologia degli oliveti fino al grado di meccanizzazione disponibile.
Tipologie di oliveti
Le modalità di raccolta sono in gran parte dettate dalla tipologia di oliveto. Le principali possono essere distinte in tre macro categorie:
- Oliveti tradizionali: rappresentano la prevalenza dell’olivicoltura italiana e sono contraddistinti da basse densità di impianto (<300 piante/ha), sesti di impianto irregolari, spesso su terreni con pendenze elevate o terrazzati, con piante di età avanzata e di varietà autoctone.
- Oliveti intensivi: hanno densità di impianto intorno alle 500-600 piante/ha e sono caratterizzati da sesti di impianto regolari. È importante prestare attenzione alla scelta varietale per non creare problemi di scarsa illuminazione della chioma.
- Oliveti superintensivi: sono caratterizzati da altissime densità di impianto dalle 1.200 alle 2.500 piante/ha. Le piante disposte a 1-2 metro lungo la fila creano una specie di siepe e sono interamente meccanizzabili e con un ingresso in produzione precoce. Anche in questo caso la scelta varietale è determinante.
Contenere i costi della raccolta è uno degli obiettivi principali per cui ormai da decenni si sta lavorando e la meccanizzazione è la principale soluzione. Negli ultimi anni sono state messe appunto svariate tecnologie che possono adattarsi ai diversi tipi di impianti e alle condizioni aziendali.
Epoca di raccolta
Sono molti gli studi che individuano nell’epoca di raccolta come uno di fattori che maggiormente influenza la quantità dell’olio ottenibile e le sue caratteristiche qualitative. Parlando di raccolta meccanizzata, il grado di maturazione delle olive è un parametro che influisce sulla sua efficacia: olive meno mature sono più difficilmente distaccabili rispetto a quelle mature.
È però importante anche considerare che l’epoca di raccolta influisce sulla qualità del prodotto.
La raccolta tardiva determina a livello organolettico una diminuzione di tutte le componenti volatili, come aldeidi e alcoli saturi e insaturi responsabili, ad esempio, dei sentori di erbaceo, delle sostanze fenoliche che determinano l’amaro e il piccante e delle sostanze antiossidanti come i tocoferoli.
La determinazione dell’epoca di raccolta dipende dunque dagli obiettivi aziendali in quanto a seconda del momento si possono produrre oli dalle caratteristiche diverse avendo così la possibilità di soddisfare diverse esigenze di mercato.
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Modalità di raccolta
La raccolta delle olive può essere effettuata in maniera:
- manuale,
- agevolata
- o meccanizzata.
Il costo di questa operazione è molto variabile e in alcuni casi può anche superare il valore delle prodotto sulla pianta.
Raccolta manuale
Tranne che per piccole realtà o casi particolari, la raccolta manuale è stata quasi del tutto superata. In passato, la “brucatura” delle olive avveniva a mano con l’aiuto di scale per raggiungere le chiome più alte. Oggi, vengono utilizzati dei rastrelli che facilitano il distacco facendo cadere le olive direttamente su reti disposte sotto gli alberi.
I cantieri di raccolta generalmente sono composti da più operatori addetti alla movimentazione delle reti e alla raccolta.
La produttività del lavoro dipende molto
- dalla carica delle piante,
- dall’epoca
- e dal peso delle olive.
Valori indicativi possono essere di 5-15 kg di olive/ora/operatore per olive da olio e 20-30 kg di olive/ora/operatore per olive da mensa.
Il vantaggio indiscusso della raccolta manuale è quello di minimizzare i danni provocati alle olive e alla pianta con notevoli vantaggi dal punto di vista della qualità del prodotto finale.
Raccolta agevolata
Questo tipo di raccolta avviene attraverso l’utilizzo di attrezzi agevolatori come:
- abbacchiatori,
- sferzatori
- o ganci scuotitori.
Ad oggi, sono disponibili diverse tipologie di agevolatori con caratteristiche distinte. In generale sono costituiti da un’asta allungabile in alluminio o fibra di carbonio alla cui sommità è inserito un dispositivo vibrante. Il distacco dei frutti avviene o per azione diretta dell’organo vibrante o per trasmissione della vibrazione dalle branchette ai frutti.
Esistono diverse tipologie di abbacchiatori che si adattano alle diverse tipologie di alberi e olivete.
- Abbacchiatori con bacchette più rade e lunghe sono preferibili per la raccolta di cultivar con molta vegetazione.
- Invece per raccolte precoci o frutti con alta resistenza al distacco sono più efficaci abbacchiatori con bacchette più fitte.
In ogni caso, durante l’utilizzo, è sempre importante non insistere troppo nella stessa posizione per evitare eccessivi danni alla vegetazione. L’efficienza produttiva di queste attrezzature è fortemente influenzata dalla cultivar e dall’epoca di maturazione. Anche la tipologia di impianto è determinante, oliveti con sesto regolare sono più facilmente gestibili rispetto a quelli irregolari. La produttività del lavoro di olive raccolte con attrezzi agevolatori può variare dai 17 ai 40 kg di olive/ora/operatore.
Raccolta meccanica
Soprattutto per oliveti intensivi e superintensivi sono disponibili diverse tipologie di macchinari in grado di meccanizzare completamente le operazioni di raccolta.
- Vibro-scuotitori del tronco: costituiscono una delle soluzioni più diffuse negli oliveti intensivi. Il distacco delle olive avviene per le vibrazioni che dal tronco vengono trasmesse alle branche e ai frutti. Possono essere semoventi o portati da trattrici e in alcuni casi possono essere abbinati a un telaio intercettatore per le olive. Per un utilizzo efficace di questi macchinari bisogna considerare anche alcuni fattori agronomici come le caratteristiche degli oliveti, la forma di allevamento delle piante e la potatura. Le rese di raccolta sono in genere elevate e si può considerare una produttività di 80-150 kg di olive/ora/operatore.
- Bacchiatori meccanici: sono costituiti da bracci mobili montati su una trattrice con all’estremità un aspo oscillante. Sono macchinari che si adattano bene a diverse forme di allevamento, dimensione e varietà delle piante. Un aspetto importante per il buon funzionamento è la presenza di spazio tra le chiome degli alberi in modo da consentirne la movimentazione. Hanno valori di produttività variabili in relazione a epoca di raccolta e carica produttiva delle piante dai 40 ai 140 kg di olive/ora/operatore.
- Macchine scavallatrici: sono specializzate per l’utilizzo in oliveti superintensivi. Molte di queste derivano dalla modifica di vendemmiatrici in modo da adattarle per l’utilizzo su oliveti. Hanno rese di raccolta molto elevate in quanto l’influenza dell’epoca di raccolta non è determinante per il loro utilizzo. Più importante è invece la dimensione delle piante che deve adattarsi al passaggio all’interno del tunnel. L’utilizzo di queste macchine può provocare danni alla vegetazione soprattutto quando le piante crescono troppo con un irrigidimento delle strutture. Una corretta gestione della chioma può notevolmente limitare i danni. Considerando che riescono a raccogliere più di 2,5 ha al giorno con una produzione di 50-100 q/ha, la produttività è di circa 800-1600 kg di olive/ora/operatore.
- Macchine con raccolta laterale in continuo: si tratta di macchine che consentono la raccolta in continuo come le scavallatrici ma lavorando solo lateralmente sulla parete del filare sono adattabili anche alle situazioni in cui sono state scelte varietà più vigorose.
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Considerazioni generali
Per scegliere la giusta modalità di raccolta sono necessarie valutazioni di tipo tecnico ed economico che prendano in considerazione tutti gli aspetti della realtà in cui si opera.
Tra i fattori vincolanti che possono influenzare la scelta c’è sicuramente la disponibilità di manodopera (vedi le tipologie di contratto), sempre più difficile da reperire. Altro aspetto è dato dalle forme di allevamento e dai sesti di impianto soprattutto se si parla di raccolta meccanizzata.
La capacità finanziaria dell’azienda è un altro fattore vincolante. Grandi aziende con grandi superfici sono in grado di sostenere i costi di acquisto di macchine costose grazie anche alla possibilità di massimizzare l’impiego annuo, riducendo i costi.
Infine, vanno anche valutati gli aspetti qualitativi. Ci sono alcuni casi in cui si rende necessario raccogliere in periodi precisi e brevi, senza la possibilità di massimizzare l’utilizzo delle attrezzature. La raccolta e la conservazione delle olive culmina poi con l’ingresso in frantoio. Anche in questo caso da tarare nella maniera giusta in base alle capacità di raccolta.
In generale, qualsiasi sia il sistema di raccolta scelto, questo sarà sempre più efficace all’aumentare della produttività dell’oliveto. La meccanizzazione è sicuramente l’unica scelta per l’abbattimento dei costi. In base alle tipologie produttive sono possibili più opzioni da valutare sempre in base agli ettari, all’oliveto e alla destinazione del prodotto.