Solitamente nel periodo più caldo della stagione estiva l’infestazione determinata dalla mosca olearia si interrompe per riprendere, soprattutto nelle zone rivierasche, nel mese di settembre. Le femmine perforano le drupe con l’ovopositore per deporre un uovo in una camera sottoepidermica; la puntura forma una macchia a contorni netti, di forma triangolare e di colore brunastro. Generalmente viene deposto un solo uovo su ogni drupa poiché la femmina aspira i succhi che escono dalla ferita prodotta con l’ovopositore e successivamente li rigurgita per marcare l’oliva con sostanze repellenti. Le larve scavano nel mesocarpo una galleria di dimensioni gradualmente crescenti e si impupano all’interno della drupa dopo aver preparato la via di uscita per l’adulto. Se le olive hanno raggiunto la maturità, le larve escono dal frutto per impuparsi nel terreno a qualche centimetro di profondità. La gravità del danno prodotto dalle larve è in relazione al loro stadio di sviluppo; le gallerie prodotte da quelle di 1a età hanno un aspetto filiforme e non provocano danni apprezzabili, per contro questi risultano più consistenti quando sono determinati dalle larve di 2a e soprattutto da quelle di 3a età che, per effetto dell’aumentata esigenza alimentare, scavano gallerie di maggiore ampiezza nella polpa.
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