Undici contributi dai servizi fitosanitari di diverse regioni italiane per un resoconto delle principali criticità che hanno colpito gli oliveti nelle annate 2022 e 2023. Gli interventi si sono svolti durante il settimo appuntamento dei “Giovedì dell’Aipp”. Dopo i saluti del Presidente dell’Aipp, Gianfranco Romanazzi, è cominciato l’incontro mediato da Donato Boscia, Cnr-Ipsp di Bari e Giacinto Salvatore Germinara, Università di Foggia.
Vedi le slide degli interventi sul sito AIPP
Durante tutti gli interventi è stato messo a confronto l’andamento climatico 2022 e 2023 che ha influenzato la produttività delle due annate così come la presenza e la diffusione di malattie e fitofagi dell’olivo. La recrudescenza di alcuni patogeni dell’olivo da sempre presenti, ma,, che negli ultimi anni non sono mai stati considerati preoccupanti può essere attribuita a un insieme di fattori, climatici, tecnici, dall’aumento dell’abbandono e anche per la revoca di molti principi attivi. Ciò che risulta chiaro è che sono molti gli aspetti da considerare per il prossimo futuro per migliorare la gestione delle olivete in tutto il territorio italiano e per riuscire a lavorare con le strategie di difesa attualmente presenti.
Temperature e precipitazioni
In generale, l’andamento meteo delle annate 2022 e 2023 è stato molto diverso.
Il 2022 è stata una annata molto calda e molto siccitosa registrando temperature medie tra aprile e agosto molto al disopra delle medie storiche, differenziandosi dal 2023 che ha registrato temperature medie leggermente più alte rispetto alle medie storiche dalla seconda metà di agosto in avanti. Per quanto riguarda invece l’andamento delle precipitazioni il 2023 è stato caratterizzato da una forte concentrazione di piogge nel periodo corrispondente alla fioritura, determinando in molte regioni italiane una scarsa allegagione e in giugno-luglio, che hanno limitato l’innalzamento delle temperature e creato un ambiente favorevole ai parassiti.
Bilancio fitosanitario centro-nord Italia
Gli interventi della mattina hanno riguardato le regioni del centro nord Italia. In particolare, si sono susseguite le relazioni su principali malattie e diffusione di insetti di:
- Provincia autonoma di Trento: Michele Morten, Fondazione Mach di San Michele all’Adige;
- Friuli-Venezia Giulia: Gianluca Gori e Marco Stocco, Ersa della Regione Friuli-Venezia Giulia;
- Veneto: Enzo Gambin, Aipo di Verona;
- Liguria: Federico Grillo, Settore servizi alle imprese agricole e florovivaismo della Regione Liguria;
- Toscana: Massimo Gragnani, Servizio Fitosanitario della Regione Toscana;
- Marche: Sandro Nardi, Amap, Regione Marche.
La mattinata si è conclusa con un intervento sul bilancio fitosanitario della mosca dell’olivo nel centro nord Italia a cura di Nicola Mori, Università di Verona.
Facendo un breve resoconto degli interventi che si sono susseguiti nella mattina, in molte regioni del nord è stata riscontrata una forte presenza della cimice asiatica, Halyomorpha halys, causando danni di cascola precoce.
Tra le altre emergenze segnalate in Liguria e Toscana abbiamo la Cecidomia delle foglie dell’olivo, Dasineura oleae e il Rinchite, Rhodocyrtus cribripennis Margaronia. Molte sono state le segnalazioni per la Margaronia, Palpita vitrealis, problema emergente soprattutto nei giovani impianti.
Per quanto riguarda la diffusione di Xylella, non sono emerse nuove situazioni di rischio nella zona del centro nord e in Toscana non sono stati trovati olivi positivi al batterio (sottospecie multiplex). Ma è importante non abbassare la guardia in quanto l’olivo risulta comunque suscettibile alla sottospecie trovata in Toscana.
Bilancio fitosanitario sud Italia e isole
La seconda parte della giornata ha visto gli interventi di numerosi relatori delle regioni del centro sud e delle isole:
- Abruzzo: Stefano Di Russo del Servizio Fitosanitario della Regione Abruzzo,
- Umbria: Eliana Consolani e Mara Bodesmo, Servizio Fitosanitario della Regione Umbria;
- Puglia: Agostino Santomauro, Osservatorio Fitosanitario, Regione Puglia;
- Basilicata: Arturo Caponero, ALSIA, Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura;
- Calabria: Vincenzo Maione, Agenzia Regionale per lo sviluppo dell’Agricoltura in Calabria;
- Sardegna: Antonio Montinaro, Agenzia Laore, Regione Sardegna.
Per quanto riguarda il bilancio fitosanitario della mosca dell’olivo per sud Italia e isole è intervenuto Antonio Guario, Agronomo fitosanitario.
Si conferma la dannosità della mosca dell’olivo e risulta anche qui sempre più diffuso il problema legato alla Margaronia, Palpita vitrealis, legata all’impianto di nuovi oliveti. Sono emerse poi una serie di problematiche come l’aumento dellaTignola, Prays olea e alcune segnalazioni relativi alla presenza di tripidi in Calabria. Per quanto riguarda i patogeni ad eccezione dell’emergenza Xylella, ancora esistente in Puglia, non ci sono particolari aspetti preoccupanti.
Conclusioni
In generale, non si registrano nuovi patogeni emergenti e le eventuali emergenze sono sempre collegate all’andamento climatico dell’annata. Quello che sorprende, ma non stupisce, è l’innalzamento delle temperature che da una parte aumenta l’areale di diffusione dell’olivo, ma che porta alla necessità di avere una gestione colturale corretta per il controllo di tutte le avversità per cui si rende necessario un monitoraggio preciso e puntuale per intervenire correttamente.