I primi mesi del 2016 sono stati caratterizzati da una situazione meteorologica particolarmente anomala. Ad esempio, nella regione Marche, nei mesi di gennaio e febbraio, le temperature medie sono risultate di 2,7 °C superiori alla media degli ultimi trent’anni e anche le precipitazioni sono state superiori di circa 40 mm rispetto alla media dello stesso periodo. Si conferma quindi il trend delle precedenti annate caratterizzato da scostamenti sensibili di uno o più parametri climatici dai valori medi di riferimento.
È chiaro che in questa situazione può essere difficile valutare la situazione fitosanitaria dell’oliveto basandosi unicamente sull’esperienza. Infatti tra i fattori di limitazione naturale degli organismi nocivi non si può non considerare l’effetto delle rigide temperature invernali e degli sbalzi termici primaverili che possono determinare una elevata mortalità delle forme svernanti di fitofagi o bloccare lo sviluppo dei patogeni. Inoltre la situazione meteo-climatica influenza enormemente lo sviluppo vegetativo della coltura determinando, a causa di inverni e periodi primaverili particolarmente miti, sia un anticipo della ripresa vegetativa sia condizioni favorevoli allo sviluppo di insetti fitofagi e di patogeni fungini.
Tenendo conto di queste considerazioni è quindi consigliato ispezionare regolarmente l’oliveto per valutarne lo stato fitosanitario e la fase fenologica.
Attenzione agli insetti
Nel caso di infestazioni da rodilegno giallo (Zeuzera pyrina), i cui sintomi possono manifestarsi sulle branche o sul tronco con la fuoriuscita di sostanze gommose in corrispondenza delle gallerie scavate dalle larve all’interno del legno, a partire dalla seconda metà di maggio è consigliabile l’installazione dei dispenser a feromoni, da impiegare nel disorientamento sessuale, di trappole a feromone per attuare la cattura massale.
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