I frantoiani aspettano i fondi in ritardo del Pnrr

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Aifo, Assofrantoi, Foa Italia e Frantoi Confartigianato chiedono trasparenza, celerità e tempi certi

I frantoiani chiedono trasparenza, celerità e tempi certi per l’arrivo dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) da utilizzare per ammodernare i frantoi oleari. È infatti quanto hanno chiesto le principali associazioni del comparto della trasformazione olearia, Aifo, Assofrantoi, Foa Italia e Frantoi Confartigianato, presentando una richiesta congiunta di audizione alla Commissione Politiche agricole della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. L’iniziativa, indirizzata all’assessore del Veneto Federico Caner in qualità di coordinatore della Commissione, nasce dalla necessità per i frantoiani di fare chiarezza sullo stato di attuazione della misura del Pnrr dedicata all’ammodernamento dei frantoi oleari, che sta accusando un notevole ritardo.

Frantoiani: ritardo nell’attivazione dei fondi Pnrr

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La richiesta di audizione delle quattro associazioni di frantoiani

Secondo quanto previsto dal Decreto Masaf n. 279219 del 21 giugno 2024, sono stati assegnati 100 milioni di euro a favore di oltre 516 beneficiari in tutta Italia.

Tuttavia, in molte Regioni l’istruttoria delle domande di pagamento – comprese quelle per l’anticipo del 30% – non risulta ancora completata.

Questo sta generando forti rallentamenti nell’avvio degli investimenti da parte dei frantoi, che senza le somme previste non possono ricevere i nuovi impianti dalle aziende costruttrici.

In pratica molti beneficiari non hanno ancora ricevuto l’anticipo del 30% previsto e tale ritardo blocca la consegna dei nuovi impianti e mette a rischio il rispetto delle scadenze fissate dal Masaf.

Timore che frantoiani non riescano a rispettare scadenze

Le associazioni firmatarie segnalano che i frantoiani beneficiari della misura del Pnrr si trovano in una situazione particolarmente delicata, fra l’imminente inizio della nuova campagna olearia e il termine del 31 gennaio 2026 fissato dal decreto n. 15068 del 12 gennaio 2024 per il completamento degli investimenti.

Il rischio concreto è che molte imprese non riescano a rispettare le scadenze, compromettendo il risultato dell’intervento pubblico e l’effettiva modernizzazione degli impianti di trasformazione.

Promuovere un confronto costruttivo con le Regioni

La richiesta di audizione ha l’obiettivo di promuovere un confronto costruttivo con le Regioni per verificare lo stato di avanzamento delle attività amministrative e superare eventuali criticità procedurali, con spirito di collaborazione e trasparenza.

«Le imprese hanno fatto la loro parte. Ora c’è bisogno che anche le amministrazioni completino le attività necessarie affinché le risorse possano davvero arrivare a chi ne ha diritto - dichiarano i presidenti delle quattro associazioni frantoiane -. Siamo fiduciosi nel confronto con le Regioni e il Ministero nel lavoro che ciascuna sta portando avanti, ma è fondamentale garantire tempi certi e regole chiare per tutelare chi ha investito in fiducia, innovazione e sostenibilità».

 

I frantoiani aspettano i fondi in ritardo del Pnrr - Ultima modifica: 2025-08-05T17:26:46+02:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

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