Ogni anno, da marzo a maggio, nelle aree pugliesi dove è obbligatorio effettuare la lotta alle forme giovanili della sputacchina (Philaenus spumarius), insetto vettore d’inoculo del batterio Xylella fastidiosa subsp. pauca ST53, è importantissimo eseguire tempestivamente le lavorazioni dei terreni con arature o trinciature, proprio perché l’insetto vettore è ancora negli stadi iniziali del suo ciclo. Ed è indispensabile che tutti i terreni, non solo quelli agricoli, siano oggetto di tali lavorazioni. Senza quindi dimenticare o trascurare i bordi stradali e le aree a ridosso delle arterie stradali, che sono anche vie di viaggio predilette dalla sputacchina, cioè le aiuole spartitraffico, le aree di sosta e quelle di servizio, nonché i parchi periferici cittadini. Sia gli agricoltori sia gli enti locali, come le amministrazioni comunali, sono chiamati a rispettare le specifiche e puntuali determinazioni regionali.
Comune Bitonto inadempiente a obblighi verso Xylella
A volte, negli ultimi anni, l’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia ha approvato avvisi pubblici destinati a sostenere i comuni e gli enti locali nelle attività di contrasto alla diffusione della sputacchina. E ogni anno non mancano i controlli. Ad esempio in Puglia nel 2024 i Carabinieri Forestali hanno accertato, proprio nell’ambito dei controlli sul rispetto delle misure preventive anti-Xylella, che più del 10% degli agricoltori controllati non avevano effettuato l’aratura obbligatoria dei loro oliveti in primavera, contribuendo di fatto alla sopravvivenza e alla moltiplicazione della sputacchina.
Anche le amministrazioni comunali sono oggetto di controllo, sebbene degli esiti di tali controlli si sappia meno. È perciò una notizia che il Comune di Bitonto, importante centro olivicolo a nord di Bari, sia risultato inadempiente ai suoi obblighi e, di conseguenza, sia stato multato. Ne dà notizia Giuseppe De Noia, presidente di Cia Levante Bari-Bat, commentando con preoccupazione gli ultimi eventi riguardanti l’epidemia batterica che in Salento ha già distrutto milioni di olivi e ora sta avanzando verso il nord della Puglia.
«È da irresponsabili mettere a rischio l’olivicoltura»
«Siamo fortemente preoccupati per quanto accaduto a Minervino Murge, Bisceglie, Giovinazzo e altrove, dove l'Osservatorio fitosanitario regionale, nel suo costante monitoraggio del territorio, ha scoperto oliveti infetti da Xylella. E siamo preoccupati anche per ciò che è successo in questi giorni a Bitonto, dove l’amministrazione comunale non ha provveduto come doveva alle misure di contrasto alla diffusione del batterio ed è stata giustamente multata. Vogliamo ribadirlo ancora una volta, con estrema fermezza: vanno effettuate tutte le buone pratiche agricole previste dai protocolli per il contrasto alla diffusione della Xylella. Mettere a rischio l’olivicoltura del territorio non è accettabile ed è da irresponsabili. Bitonto è uno dei più importanti comuni olivicoli italiani, grazie ai sacrifici degli olivicoltori che continuano a creare ricchezza e qualità, per questo crea enormi perplessità l’atteggiamento del Comune, inadempiente rispetto agli obblighi nel fare la propria parte contro la Xylella. Con la somma che verserà per pagare la sanzione, certamente l’amministrazione comunale avrebbe potuto attuare le misure di contrasto che competevano a essa. Non è possibile che a Bitonto, paese in cui è nato e vive il nostro presidente regionale Gennaro Sicolo, nonché presidente nazionale di Italia Olivicola, la più grande Unione nazionale di olivicoltori, accadano questi avvenimenti. La sfida che si sta mettendo in atto, che il presidente Sicolo si sta sforzando di attuare, è creare un modello di sviluppo olivicolo che sia da esempio in altre zone d'Italia. Invece il Comune di Bitonto viene multato dai Carabinieri forestali proprio sul tema della Xylella: in questo modo si mettono in discussione tutti gli sforzi che si stanno facendo. Si continua a tergiversare, ma è necessario, così come proposto da Cia Agricoltori Italiani, un tavolo anche a livello di Città metropolitana che coordini e monitori azioni comuni e interventi volti a prevenire e contrastare la diffusione del batterio, in ogni singolo comune dell'area metropolitana di Bari».
«Obblighi non solo per gli agricoltori»
Tempo fa, insieme ai sindaci dei comuni dell'area metropolitana di Bari, aggiunge De Noia, è stato convocato il tavolo tecnico metropolitano sul monitoraggio della Xylella.
«In quella circostanza era stato concordato uno sforzo sinergico fra amministrazioni comunali, associazioni di categoria, sindaco metropolitano e vari enti pubblici e privati. Non ottemperare a quell’impegno assunto collettivamente è inaccettabile. Si inseguono sempre le emergenze, senza mai pianificare il futuro attraverso una visione di insieme, mettendo a sistema tutti gli attori preposti a contrastare il fenomeno della Xylella: noi di Cia Agricoltori Italiani siamo stanchi di inseguire le emergenze, chiediamo un impegno serio, durevole e concreto, con una visione pragmatica e professionale, che pianifichi il nostro futuro con maggiori certezze. Qualcuno probabilmente non ha ancora capito che non basta che siano solo gli agricoltori ad ottemperare a quelli che sono i propri doveri rispettando le buone pratiche agricole da attuare, mantenendo puliti e in ordine i terreni, operando a seconda dei casi con arature, fresature, erpicature o trinciature. Occorre che insieme agli agricoltori anche i sindaci e le amministrazioni comunali provvedano al rispetto delle ordinanze emanate dall’Osservatorio fitosanitario della regione Puglia. Ci sono degli obblighi e dei doveri perentori sulla pulizia dei terreni e dei giardini pubblici, in alcuni casi carenti di manutenzione, dei canali, dei cigli delle carreggiate, che rappresentano aree pericolosissime di proliferazione della sputacchina e quindi del batterio. Ognuno deve fare la propria parte. Cia Agricoltori Italiani ha sempre dimostrato coerenza nel portare avanti tutte le azioni necessarie, con il supporto alle buone pratiche agricole, che non sono soltanto quelle a cui sono sottoposti gli agricoltori, ma anche quelle che competono direttamente a tutte le amministrazioni pubbliche e private, anche con il coinvolgimento attivo degli imprenditori agricoli, secondo quanto stabilisce il decreto legislativo 228 dell'anno 2001 (legge di orientamento in agricoltura), art. 15, attraverso la stipula di apposite convenzioni con le aziende agricole che potrebbero effettuare con estrema professionalità nei comuni tutti i lavori di pulizia delle erbe con possibili vettori di Xylella».