La nuova Pac permetterà ai produttori italiani ed europei di olio d’oliva, di negoziare collettivamente contratti di vendita dei loro prodotti in modo da ottenere un maggiore beneficio economico. Saranno incoraggiati a farlo anche chi produce latte, grano duro, carne di manzo e zucchero.
Lo afferma il commissario europeo all’agricoltura Dacian Ciolos: «La nuova Pac non sarà solo più giusta e più verde, ma avrà a disposizione nuovi strumenti per rafforzare la posizione degli agricoltori nella catena alimentare e stimolare la crescita della produzione di qualità in Europa.»
Il volume della produzione di olio di oliva che può essere gestito con il sistema di relazioni contrattuali tramite le organizzazioni dei produttori non deve superare il 15% della produzione totale nazionale di tale Stato membro.
«Questa opportunità - ha riferito Pietro Sandali direttore generale di Unaprol - consentirà di migliorare il processo di integrazione all’interno della filiera dell’olio di oliva e aumenterà il potere contrattuale delle organizzazioni di produttori sul mercato che è uno degli obiettivi dalla riforma della Pac.»