L’agricoltore mantiene gli aiuti accoppiati sulla superficie olivicola divenuta improduttiva a causa della Xylella fastidiosa nell’anno a cui si riferisce la domanda. Lo prevede il provvedimento del Mipaaf su ”Disposizioni urgenti concernenti il sostegno accoppiato per l’olio di oliva sulle superfici olivicole delimitate dalle Autorità competenti divenute improduttive a causa della diffusione del batterio Xylella fastidiosa”.
Xylella aiuti accoppiati per causa di forza maggiore
Si tratta di una deroga al decreto Mipaaf del 7 giugno 2018. La fitopatia, causata dal batterio X. fastidiosa, è riconosciuta dall’organismo pagatore quale causa di forza maggiore o di circostanza eccezionale, ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 2, lettera e) del Reg. (Ue) n. 1306/2013, a condizione che nei confronti dell’agricoltore non risultino procedimenti sanzionatori avviati dall’autorità fitosanitaria per mancata osservazione delle prescrizioni dirette a contrastare la diffusione del batterio.
Impegno al reimpianto dell’oliveto
La misura è stata assunta per sostenere il reddito degli agricoltori e favorire il mantenimento della superficie olivicola attraverso il reimpianto. Essa infatti tiene conto dei tempi necessari al nuovo oliveto per garantire ricavi, mentre il produttore ha dovuto comunque sostenere spese per le necessarie pratiche agronomiche.
Può dunque continuare a beneficiare dell’aiuto accoppiato il produttore che abbia chiesto l’autorizzazione all’espianto delle piante disseccate e si sia impegnato a reimpiantare l’oliveto entro il terzo anno successivo e a svolgere tutte le azioni agronomiche e fitosanitarie per contenere la diffusione del batterio della Xylella. Il termine dei tre anni è concesso anche per la necessità di reperire materiale vivaistico di cultivar certificate come “tolleranti alla Xylella”.