Icqrf, numerosi gli illeciti accertati nel 2021 nel settore degli oli

icqrf
L’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari, alle dipendenze del Mipaaf, ha svolto una intensa attività operativa effettuando numerosi controlli
  • Olio extra vergine di oliva risultato di categoria inferiore all’analisi chimica e/o organolettica;
  • contraffazione di olio extravergine di oliva di noti marchi commerciali;
  • mancata o irregolare indicazione dell’origine geografica in olio extra vergine di oliva;
  • violazioni delle norme di etichettatura e presentazione degli oli di oliva per omissioni di indicazioni obbligatorie, irregolare utilizzo di indicazioni facoltative, impiego ingannevole della designazione di origine;
  • mancata o irregolare tenuta dei registri telematici degli oli di oliva;
  • usurpazione, imitazione o evocazione di una denominazione protetta;
  • sofisticazione di olio extravergine di oliva ottenuto miscelando olio di semi con olio di oliva “verdone”.

Sono i principali illeciti accertati dall’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf), facente parte del Mipaaf, nel 2021 nel settore degli oli (costituito in gran parte dall’olio d’oliva).

Il Report 2021 dell’Icqrf

L’Icqrf ha comunicato i dati relativi all’attività di controllo svolta nel 2021 anche nel settore merceologico degli oli attraverso la pubblicazione del Report sulle attività complessive di controllo che ha realizzato sui prodotti agroalimentari. Nel corso del 2021 l’Icqrf ha mantenuto un elevato livello di attività di controllo, nonostante il perdurare della situazione emergenziale dovuta alla pandemia da Covid-19. Al fine di limitare al massimo il rischio contagio, in conformità alle misure sanitarie adottate, sono stati ridotti all’essenziale gli spostamenti tenendo anche conto della difficoltà di accesso ai siti di produzione e stoccaggio in alcune aree del Paese; in tal modo, sono stati effettuati numerosi controlli sul web, al fine di controllare le crescenti vendite online di prodotti agroalimentari, nonché da remoto sulle banche dati disponibili e, in particolare, sui registri telematici degli operatori dei settori vitivinicolo ed oleario. Il Report contiene il dettaglio dell’attività svolta dall’Icqrf contro frodi, usurpazioni, fenomeni di Italian sounding e contraffazioni a danno del made in Italy di qualità e dei consumatori, nonché nel contrasto alla criminalità agroalimentare.

Settore degli oli, secondo per numero controlli

Analizzando l’attività di controllo per settore merceologico si evince che il settore degli oli è stato il secondo, dopo quello vitivinicolo, per numero di controlli. Esso ha registrato il 15,1% dei controlli totali, il 16,2% dei controlli ispettivi, il 12,3% dei controlli analitici, il 15,9% dei prodotti controllati.

ICQRF: Attività di controllo svolta nel 2021 nel settore merceologico dell'olio d'oliva e risultati operativi
ATTIVITÀ OPERATIVA
Controlli totali (n.) 9.324
di cui: ispettivi (n.) 8.025
          analitici (n.) 1.299
Operatori controllati (n.) 5.243
Operatori irregolari (%) 13,8
Prodotti controllati (n.) 9.909
Prodotti irregolari (%) 11,7
Determinazioni analitiche (n.) 47.854
Esiti analitici irregolari (%) 20,2
RISULTATI OPERATIVI
Notizie di reato (n.) 31
Contestazioni amministrative (n.) 914
Sequestri (n.) 48
Valore dei sequestri (€) 454.301
Quantità prodotti sequestrati (kg) 121.926
Diffide (n.) 1.258
Fonte: ICQRF, Report Attività 2021

 

Programma di controllo “Verum et Oleum”

Nell’ambito della collaborazione prevista dal protocollo d’Intesa Icqrf-Guardia di Finanza, è stata promossa una specifica attività, denominata “Verum et Oleum”, mirata di controllo al fine di tutelare la filiera olearia e il made in Italy. L’avvio del programma è stato preceduto da un approfondito studio di mercato e da un’accurata analisi del rischio frode; tale lavoro preparatorio ha permesso di selezionare un campione di 15 aziende da sottoporre a controllo, dislocate in 7 Regioni. In totale, sono stati eseguiti 184 controlli a carico di operatori del settore oleario su tutto il territorio nazionale nonché controlli presso i principali porti di ingresso delle materie prime estere. Sono stati prelevati 102 campioni e sottoposti ad analisi presso i laboratori dell’Icqrf, di questi 25 sono risultati irregolari per qualità inferiore al dichiarato ossia per olio qualificato come extravergine di oliva, ma in realtà rilevato dalle analisi come vergine. Le irregolarità hanno riguardato 2.300.000 litri di olio non conformi alla normativa comunitaria e nazionale. In conseguenza, 10 persone sono state denunciate alle competenti Procure della Repubblica e sottoposte a indagini preliminari per l’ipotesi di reato di frode in commercio. Inoltre, nel corso delle ispezioni sono state contestate 33 violazioni amministrative relative alla tenuta dei registri, alla compilazione della documentazione obbligatoria e al mantenimento del requisito di tracciabilità, per un importo complessivo di oltre 10.000.000 di euro destinati al gettito erariale, sono state comminate 5 diffide ad adempiere alle disposizioni dell’autorità per la regolarizzazione e sono stati eseguiti 5 sequestri amministrativi, per un valore complessivo di oltre 170.000 euro.

Registro telematico dell’olio

Come comunica il Report, il Registro telematico dell’olio (Rto) costituisce un sistema, unico al mondo, di tracciabilità puntuale della filiera olio d’oliva a livello nazionale; esso consente agli Organi di controllo ufficiali di monitorare on line le singole movimentazioni di olive, di olio d’oliva, di olio di sansa e di sansa di ogni stabilimento/deposito nonché di conoscere gli operatori, nazionali ed esteri, che effettuano le movimentazioni. Sono obbligati a tenere il registro telematico per ogni stabilimento/deposito: commercianti di olive, frantoi, imprese di condizionamento, commercianti di olio sfuso, raffinerie e i commercianti di sansa. Sono invece esonerati dall’obbligo di tenuta del registro telematico gli operatori che detengono olio esclusivamente per autoconsumo, per usi non alimentari, per l’utilizzo in alcuni prodotti alimentari, nonché gli operatori che detengono solo oli preconfezionali ed etichettati. Al 31 dicembre 2021 i registri telematici attivi erano circa 23mila. Dal mese di settembre 2018 l’Icqrf rende pubblici, in forma aggregata e con cadenza periodica variabile da settimanale a mensile in funzione delle esigenze congiunturali, i dati del Registro in un Report denominato “Frantoio Italia”, disponibile sul sito ufficiale del Mipaaf alla sezione Controlli/Documenti.

Icqrf, numerosi gli illeciti accertati nel 2021 nel settore degli oli - Ultima modifica: 2022-06-21T10:25:08+02:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome