Un Presidio Slow Food per l’olivicoltura dell’Alto Garda

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Durante la Festa dell’Olio di Torri del Benaco, istituzioni e Slow Food propongono la creazione di un Presidio per valorizzare gli oliveti storici dell’Alto Garda, promuovere la biodiversità e attrarre nuove generazioni all’agricoltura sostenibile

Alla Festa dell’Olio di Torri del Benaco, in scena il 17 e 18 maggio sul lago di Garda, è stata lanciata una proposta concreta per la valorizzazione degli oliveti secolari dell’Alto Garda Veronese: la creazione di un Presidio Slow Food. L’idea è nata durante il convegno tecnico “Quale olivicoltura al servizio dell’ambiente?”, organizzato nell’ambito dell’evento sulla costa veneta del lago di Garda.

Un progetto condiviso da amministrazioni e tecnici

Tra i relatori, Francesca Baldereschi, curatrice della “Guida agli Extravergini” di Slow Food, affiancata dai coordinatori regionali per Veneto, Lombardia e Trentino-Alto Adige. Il progetto ha trovato immediato sostegno nei sindaci di Torri del Benaco, Stefano Nicotra, e di Brenzone sul Garda, Paolo Formaggioni. Entrambi si sono detti pronti ad avviare un dialogo con Slow Food per verificarne la realizzabilità del progetto.

Valorizzare le varietà autoctone e il paesaggio

«Gli olivi antichi delle varietà autoctone Drizzar, Trép, Fòrt, Ràsa e Favaróla – ha detto Nicotra - hanno un valore non solo agricolo, ma anche e soprattutto storico, culturale e paesaggistico, che può tradursi in un’offerta turistica rispettosa. Per gli oli dei nostri oliveti secolari – continua Nicotra - abbiamo già in corso di adozione il riconoscimento della Denominazione comunale. Poter dotare i nostri oliveti del marchio di Slow Food, consentirebbe un’ulteriore e ancora più ampia valorizzazione, attraendo giovani all’attività olivicola».

Tradizione millenaria e prospettive future

Formaggioni, in accordo con Nicotra, ha sottolineato il ruolo del frantoio di Brenzone, tornato attivo grazie alla collaborazione tra più comuni e oggi punto di riferimento per centinaia di piccoli olivicoltori. La storia dell’olivicoltura gardesana affonda le radici nell’Alto Medioevo, promossa dai grandi monasteri del Nord Italia. La varietà Casaliva, o Drizzar, è la protagonista di un olio extravergine ricco di sentori vegetali e fruttati.

Il valore aggiunto di un Presidio Slow Food

Un eventuale Presidio Slow Food rafforzerebbe questa filiera, promuovendo pratiche agricole sostenibili, difendendo varietà locali e stimolando nuova imprenditorialità giovanile. Si tratterebbe di un riconoscimento importante per una produzione d’eccellenza e per un paesaggio olivicolo unico in Italia.

Un evento che unisce territorio e qualità

La Festa dell’Olio, oltre al convegno, ha ospitato degustazioni, incontri con produttori del Nord Italia e Slovenia, showcooking, visite guidate e momenti culturali. Un evento che ha saputo coniugare promozione del territorio e attenzione all’agricoltura di qualità.

Un Presidio Slow Food per l’olivicoltura dell’Alto Garda - Ultima modifica: 2025-05-21T16:34:02+02:00 da Barbara Gamberini

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