Puglia, capitozzati 487 giovani olivi a Molfetta (Bari)

capitozzati giovani olivi
Particolare dell'azienda olivicola di Molfetta in cui sono stati capitozzati ben 487 giovani olivi.
È solo l’ultima azione criminale a danno di olivicoltori pugliesi. Da tempo non si contano più non solo i danni diretti agli olivi sotto forma di tagli e sfregi, ma anche i furti di olive, di giovani piante di varietà resistenti a Xylella, di tubi e parti meccaniche degli impianti irrigui degli oliveti

A Molfetta (Ba), nell’azienda olivicola di Mauro De Ruvo, presidente della Coldiretti cittadina, sono stati capitozzati 487 giovani olivi, di un impianto realizzato quattro anni fa, da criminali senza scrupoli.

Capitozzati 487 giovani olivi

Non si conoscono le ragioni per cui siano stati capitozzati 487 giovani olivi, ma non è la prima volta che in Puglia si verificano atti intimidatori simili: solo per citare un altro caso, qualche tempo in un’azienda olivicola di Terlizzi (Ba) furono tagliati i tronchi di 25 olivi bicentenari della pregiata varietà Coratina e altri olivi più giovani vennero ugualmente danneggiati. Ma in Puglia la criminalità, indipendentemente che sia organizzata o diffusa, non si ferma alla capitozzatura dei preziosi olivi.

Un gran numero di furti di olive

L’attuale campagna di raccolta delle olive è stata caratterizzata da un gran numero di furti di olive. Come ha più volte denunciato Coldiretti Puglia, chiedendo il rafforzamento dei controlli per garantire maggiore sicurezza ad agricoltori e lavoratori: «I gruppi di malfattori, in appena 3-5 minuti, riescono a sottrarre oltre 30 kg di olive per albero colpendo gli olivi con mazze, anche di ferro, per far cadere più olive possibile, danneggiando al tempo stesso le piante. Le squadre si muovono in modo coordinato: mentre alcuni battono i rami, altri trascinano le reti sotto gli alberi per raccogliere rapidamente le olive in caduta».

Furti di giovani olivi di varietà resistenti a Xylella

Oltre ai furti di olive, sono aumentati soprattutto nel Salento i furti di giovani piante di olivo di varietà resistenti a Xylella, in particolare di Leccino, Favolosa e Lecciana. Diverse sono le ragioni alla base di tali furti:

  • l’aumento del valore di mercato delle piante della varietà resistenti a Xylella le ha rese  appetibili per il mercato illegale delle piante;
  • l'aumento dei reimpianti di nuove varietà resistenti sta creando un mercato parallelo e illegale, alimentando i furti;
  • gli olivi rubati vengono spesso venduti per l'arredamento di ville di lusso, sia nel Nord Italia sia all'estero.

Numerosi altri reati nelle campagne pugliesi

Ai furti di giovani piante di olivo si accompagnano altri reati:

  • danneggiamenti ai terreni,
  • furti dei pali di sostegno,
  • taglio dei tubi degli impianti di irrigazione,
  • depredamento di tubi e parti meccaniche degli impianti irrigui e persino di macchine agricole, rame, cavi elettrici e telefonici nelle campagne.

Calo prezzi di olive e olio extra vergine d’oliva

Nelle campagne olivicole pugliesi si vive una situazione sempre più incresciosa che aumenta le difficoltà delle aziende olivicole, in un’annata segnata dal calo sia del prezzo delle olive (da circa 100 €/q nel 2024 a 80-85 €/q quest’anno) sia di quello dell’olio extra vergine d’oliva. Infatti secondo i dati della Camera di commercio di Bari il prezzo medio è sceso da circa 9,00 euro al chilo a circa 7,00 euro al chilo in poche settimane, con una riduzione del 20%.

Puglia, capitozzati 487 giovani olivi a Molfetta (Bari) - Ultima modifica: 2025-12-03T09:08:07+01:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

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