Lotta alle sofisticazioni e alle importazioni selvagge di olio d’oliva in danno dei produttori e trasformatori locali; rafforzamento dei controlli alle frontiere e alle dogane con maggiore intensificazione fin dal mese di agosto in previsione della successiva raccolta. Sono alcune delle priorità di impegno del Tavolo per il Patto etico e sociale per l’olivicoltura, tornato a riunirsi ad Andria in preparazione della prossima campagna olivicolo-olearia 2025-2026. Come negli anni precedenti, ne fanno parte:
- Italia Olivicola,
- Unapol,
- Apol,
- Aproli,
- Assoproli,
- Op Oliveti Terra di Bari,
- Associazione italiana frantoiani oleari (Aifo),
- Associazione frantoiani italiani olio di qualità (Fioq)
- Cooperativa Covan-Corona delle Puglie.
Quest’anno il Tavolo per il Patto etico ha anticipato l'incontro a giugno per avere a disposizione tutto il tempo necessario per rafforzare, fino al mese di novembre, le linee programmatiche, le intese e gli accordi che dovranno rappresentare la base e il punto di partenza della prossima campagna di raccolta e trasformazione.
Le priorità del Tavolo per il Patto etico
Fra le priorità del programma del Tavolo per il Patto etico due sono fondamentali:
- la lotta alle sofisticazioni e alle importazioni selvagge di olio d’oliva in danno dei produttori e trasformatori locali e
- il rafforzamento dei controlli alle frontiere e alle dogane con maggiore intensificazione fin dal mese di agosto in previsione della successiva raccolta.
Queste sono due delle richieste sollevate da più parti presenti al tavolo, nell’esclusivo interesse dei consumatori finali e della loro salute alimentare. Ma non mancano altre priorità. Serve una più ampia disponibilità per trasformatori e produttori dei maggiori centri di stoccaggio per il deposito dell’olio extra vergine d’oliva prodotto. Inoltre occorre potenziare le possibilità di sottoscrivere accordi con istituti di credito a tutela della spesa e dei rischi d’impresa dei trasformatori e dei produttori.
Impegno a restare uniti per tutelare qualità e prezzo
Tutti i componenti del Tavolo etico hanno convenuto di incontrarsi nuovamente nel prossimo mese di luglio, con l’impegno di avviare nel frattempo una serie di contatti finalizzati ad affrontare le questioni più spinose presenti oggi sui tavoli ministeriali, dagli steroli al miglior coordinamento della produzione durante la raccolta.
Per i partecipanti al Tavolo etico «frantoiani, produttori e organizzazioni di produttori sentono il bisogno oggi più che mai di restare uniti e coesi facendo gioco di squadra a tutela della qualità e del prezzo del prodotto finito. Restare uniti per giocare tutti dalla stessa parte e nella stessa squadra non solo durante la raccolta ma anche successivamente, nel tempo della vendita dell’olio. Solo dall’unione delle diverse figure presenti nella filiera sarà possibile anche per la prossima campagna riuscire, con un'unica voce, a compiere tutti gli sforzi necessari per raggiungere la migliore qualità e per ottenere la giusta valorizzazione del prodotto. Lo schema collaudato che ha già dato nelle ultime due campagne ottimi risultati per l’intera filiera olivicolo-olearia deve necessariamente essere ripetuto e migliorato, tendendo a una maggiore coesione delle categorie coinvolte sul campo. L’auspicio è che altri attori della filiera raccolgano l’appello all’unione per ampliare ulteriormente la forza di un Patto etico che, negli ultimi anni, ha dimostrato di essere importantissimo per il comparto olivicolo-oleicolo di tutta la Puglia».