Non è corretto sentir parlare di lentezza della macchina amministrativa regionale nella gestione di una delle più importanti misure a sostegno degli olivicoltori per ripristinare il potenziale produttivo con varietà resistenti e rigenerare il patrimonio olivicolo salentino flagellato dalla Xylella. È quanto dichiara l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, in risposta alle voci critiche su ritardi nello stato di attuazione dell’avviso pubblico riguardante il reimpianto di olivi in zona infetta.
«Un bando come quello dedicato al reimpianto di olivi in zona infetta deve avere necessariamente determinati requisiti per l’erogazione di fondi pubblici, tra cui le attestazioni di regolarità contributiva da parte del richiedente e le certificazioni antimafia. Si tratta di strumenti a garanzia della legalità che rallentano oggettivamente i tempi. Ed è proprio per questo che insieme ad Arif abbiamo richiesto all’Inps la possibilità di inoltrare richieste massive per i Durc (Documento Unico di Regolarità Contributiva) e non per singolo beneficiario».
Lavorato alacremente al reimpianto olivi per Xylella
«Abbiamo lavorato alacremente in questi anni – prosegue Pentassuglia – per dare concretezza a un intervento strategico per il futuro del nostro territorio. Lo dimostrano le interlocuzioni serrate della Regione Puglia con il Ministero dal 2020 per rendere operativa una delle misure più attenzionate del Piano di rigenerazione olivicola, cui immediatamente è seguita l’emanazione del bando regionale.
Abbiamo, altresì, proposto e ottenuto come Regione una rimodulazione del Piano - come deliberato nel tavolo ministeriale dell'11 novembre 2021- con ulteriori risorse in favore della medesima misura dedicata ai reimpianti. Questo per far fronte alle numerose domande pervenute, in forma singola e collettiva, e far scorrere ufficialmente la graduatoria.
Arif, a tal proposito, sta già istruendo le oltre 300 domande oggetto di scorrimento per velocizzare i tempi, nell’attesa si concluda l’iter di perfezionamento del decreto ministeriale dello scorso maggio 2022 - il cui visto da parte della Corte dei Conti è solo dello scorso agosto - che ci consentirà la successiva variazione di bilancio regionale».
Un passo dopo l’altro per realizzare reimpianto olivi
A pochi mesi dalla pubblicazione del bando “Reimpianto olivi in zona infetta”, aggiunge Pentassuglia, «abbiamo, com’è noto, pubblicato a inizio del 2021 le graduatorie. In sede di comitato di sorveglianza nel febbraio 2021 abbiamo, inoltre, richiesto al Ministero ulteriori risorse per poter avere un'assistenza tecnica e un software adeguati che ci consentisse di velocizzare le procedure istruttorie. Un'istanza soddisfatta da parte del Mipaaf solo a fine 2021.
A seguire, abbiamo emesso celermente i decreti di concessione, a dimostrazione dell’attività svolta dai nostri Uffici regionali che hanno lavorato tutte le pratiche istruite dall’Arif e concesso i relativi contributi che verranno liquidati una volta realizzati i progetti di reimpianto.
Si tratta di tre provvedimenti di concessione già pubblicati per i quali sono state già inoltrate le pec, più un quarto provvedimento del 31 agosto 2022 che riguarda ben 220 beneficiari, in attesa del controllo in ragioneria. Parliamo di un numero di domande in forma collettiva richiedenti un importo pari a 22 milioni e 600 mila euro circa e di domande in forma individuale pari a circa 200 milioni di euro».
Procedura complessa e soggetta a controlli
L’assessore Pentassuglia ricorda, infine, «che questa importante misura non è un mero intervento per ristorare a fondo perduto gli olivicoltori, ma prevede il sostegno per progettualità strategiche di medio-lungo periodo per le imprese e il territorio pugliese. Come tale, la procedura è soggetta a controlli e a una attività istruttoria complessa, ma che si concluderà nel più breve tempo possibile con l’erogazione di risorse che sono di diritto dei richiedenti».