La Giunta regionale pugliese ha approvato per l’annata 2022/2023 l’autorizzazione al prelievo in Puglia, in deroga, della specie “storno” (Sturnus vulgaris) nel rispetto di tempi, luoghi e modalità previsti, al fine di prevenire gravi danni alle colture agricole, in particolare a quella dell’olivo. Gli storni, infatti, sono particolarmente ghiotti di olive e costituiscono in alcuni areali pugliesi un problema reale per gli olivicoltori.
Le aree di prelievo degli storni in Puglia
![storni olivi](https://olivoeolio.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/17/2022/08/Storni-3-168x300.jpg)
Gli storni si potranno prelevare in due aree pugliesi. Nell’Area “Piana olivetata litoranea tra le province di Bari e Brindisi” (e specificatamente nei Comuni di Polignano a Mare, Castellana Grotte, Monopoli, Conversano, Alberobello, Locorotondo in provincia di Bari, di Fasano, Cisternino, Ostuni, Ceglie Messapica, Villa Castelli, Francavilla Fontana, San Michele Salentino, Latiano, Carovigno, San Vito dei Normanni, Mesagne e Brindisi in provincia di Brindisi).
E poi nell’area “Fascia pedegarganica della provincia di Foggia” (e specificamente nei Comuni di Manfredonia, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, Rignano Garganico, Apricena, Poggio Imperiale, Lesina, Sannicandro Garganico e Cagnano Varano in provincia di Foggia).
Le modalità di prelievo in deroga degli storni
Il prelievo in deroga degli storni in Puglia potrà essere effettuato alle seguenti condizioni:
- limiti quantitativi di massimo prelievo: 10.000 unità;
- limiti di prelievo massimo giornaliero e stagionale per operatore: n. 10 unità/giorno per un massimo stagionale di n. 30 unità;
- numero massimo di operatori da autorizzare: 333;
- condizioni operative: abbattimenti effettuati esclusivamente in presenza di oliveti con frutto pendente e a una distanza non superiore a 100 metri dalle colture olivicole in frutto;
- periodo massimo di applicazione del prelievo in deroga: 9 novembre 2022 – 18 gennaio 2023.
Non sarà consentito per il prelievo della specie “storno” sul territorio regionale l’uso di richiami siano essi vivi o ausili di altra natura.