FEM, 3ª Giornata olivicola su Trentino, Nord Italia e Slovenia

fem giornata olivicola 2023
Olivi ad Avio (Trento)
La Fondazione Edmund Mach (FEM) ha fatto il punto sui problemi che l’olivicoltura presenta in queste regioni produttive e sulle prospettive per il 2023

I problemi che l’olivicoltura presenta in Trentino, Nord Italia e Slovenia e le prospettive per il 2023. Sono stati questi i temi al centro della terza giornata tecnica olivicola organizzata dalla Fondazione Edmund Mach (FEM) di San Michele all’Adige (Trento) in collaborazione con l’Università di Verona, l’Ersa-Agenzia regionale per lo sviluppo rurale del Friuli Venezia Giulia e l’Istituto agrario e forestale di Nova Gorica in Slovenia. Introdotto dai saluti del direttore generale della FEM, Mario Del Grosso Destreri, e moderato da Lanfranco Conte, presidente della Società italiana per lo studio delle sostanze grasse, l’incontro ha presentato a olivicoltori e tecnici agricoli un resoconto della stagione produttiva 2022, con particolare attenzione all’andamento dei principali fitofagi e patogeni, alla necessità di ridurre e ottimizzare gli interventi fitosanitari e alle corrette pratiche agronomiche, cercando di fornire risposte territoriali e precise.

Produzione di olive e olio in Italia

mosca olive
Il gran caldo estivo ha frenato lo sviluppo della mosca delle olive che in primavera era iniziato in modo molto aggressivo

Il 2022, nel Centro-Nord Italia, ha visto un aumento della produzione di olio di oliva rispetto al 2021, mentre nel Sud Italia si è verificato un netto calo della produzione. La produzione nazionale complessiva di olio nel 2022 ha visto una riduzione del 37% circa, attestandosi sulle 208.000 tonnellate. In Trentino la produzione di olive è stata elevata e si è attestata sulle 2.975 tonnellate; anche la produzione di olio è stata cospicua con 456 tonnellate e una resa media del 15,3%, più elevata rispetto al 2020 (12,7%).

Per il comparto olivicolo provinciale è stata un’annata caratterizzata da una prolungata siccità nei primi mesi dell’anno e da un’estate molto calda e asciutta, che però non ha compromesso la produzione poiché quasi tutta l’area olivicola è dotata di una moderna e capillare rete di distribuzione dell’acqua irrigua. Fortunatamente il gran caldo estivo ha frenato lo sviluppo della mosca delle olive che in primavera era iniziato in modo molto aggressivo. Un’attenta strategia di gestione dell’insetto ha permesso poi di contenere, senza particolari problemi, questa avversità che ha trovato il suo massimo sviluppo proprio nel periodo della raccolta.

L’alternanza di produzione sotto la lente di FEM

Stefano Pedò
Stefano Pedò

In questi ultimi anni si sono manifestate delle alternanze molto importanti, con picchi di elevate e basse produzioni, non conosciute in passato, ha evidenziato Stefano Pedò di FEM.

«La FEM sta studiando questo fenomeno per capire le cause e per poterle contrastare con pratiche agronomiche adeguate. Dai primi dati ottenuti dalla sperimentazione di campo si evidenzia come la potatura gioca sicuramente un ruolo importante nel garantire degli accrescimenti annui in grado di garantire la produzione l’anno successivo».

Contro la mosca delle olive efficace la cattura massale

Michele Morten
Michele Morten

Nell’Alto Garda trentino la mosca delle olive ha trovato le condizioni climatiche ideali e rappresenta uno degli insetti più temuti dall’olivicoltore in quanto sviluppandosi all’interno delle olive può determinare ingenti danni alla produzione e riduzione della qualità dell’olio, ha poi sottolineato Michele Morten di FEM.

«Si è osservato che gli evidenti cambiamenti climatici degli ultimi anni, con l’aumento della frequenza di inverni miti e poco piovosi, favoriscono lo svernamento di popolazioni elevate della mosca delle olive. Per questo motivo può risultare strategico attuare una cattura massale della mosca su vaste superfici. Infatti, gli olivicoltori seguendo le indicazioni tecniche di FEM, con l’adozione di questi dispositivi su ampie superfici dal 2020, come prima esperienza in Italia, hanno confermato che la strategia della cattura massale deve essere adottata già dai mesi primaverili».

La lotta contro le tignole rodiscorza

Il tema delle tignole rodiscorza che ha interessato tutto il nord d’Italia è stato illustrato da Federico Marangoni e Nicola Mori dell’Università di Verona. La presenza di tali specie è conosciuta da tempo ma solo recentemente (2018) ne è stata osservata l’associazione con l’olivo. Le larve di questi lepidotteri hanno la capacità di nutrirsi del legno vivo creando delle ferite che possono portare al disseccamento e alla conseguente morte di intere branche o rami. La lotta si basa attualmente sull’asportazione e distruzione dei rami colpiti. Data la difficoltà di individuare i danni causati dalla larva e l’inefficacia del controllo chimico, è in fase di sperimentazione l’utilizzo di sistemi di Attract and kill.

Occhio di pavone, dai danni alla difesa

occhio di pavone
Nelle aree interessate dal convegno organizzato dalla FEM l'occhio di pavone (cicloconio) è la più importante malattia fungina dell’olivo

L’occhio di pavone (cicloconio) è la più importante malattia fungina dell’olivo, ha rilevato Gianluca Gori dell’Ersa. «I danni che può manifestare si evidenziano con la caduta precoce delle foglie infette che porta a una riduzione della funzione vegetativa della pianta, con conseguente riduzione della differenziazione delle gemme a fiore e calo della produzione dell’anno successivo».

La caduta delle foglie può compromettere non solo il raccolto dell’anno con un danno che può arrivare anche alla perdita dell’80% della produzione, ma anche, in caso di gravi infestazioni su varietà sensibili (ad esempio la Bianchera), la completa defogliazione che può pregiudicare la vita stessa della pianta, ha aggiunto Marko Devetak dell’Istituto agrario e forestale di Nova Gorica. «Al fine del contenimento di questa patologia è importante considerare la scelta del terreno d’impianto, la scelta varietale, i corretti sesti di impianto, la gestione della chioma (potature, concimazioni) e la corretta modalità di distribuzione dei prodotti fitosanitari».

FEM, 3ª Giornata olivicola su Trentino, Nord Italia e Slovenia - Ultima modifica: 2023-02-03T10:09:48+01:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

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