Le stime iniziali per la produzione di olio d’oliva nel 2025/2026 in Spagna indicano livelli simili a quelli della campagna che si è conclusa il 30 settembre. Il Ministero dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione (MAPA) stima la produzione a circa 1.372.000 tonnellate, il 3% in meno rispetto al raccolto 2024/25, ma il 19% in più rispetto alla media delle ultime sei campagne, che sono state colpite dalla siccità.
Fioritura ottimale, ma caldo estivo penalizzante
Le piogge primaverili hanno favorito un’eccellente fioritura e allegagione, aprendo la strada a un raccolto abbondante, anche se le elevate temperature estive nelle principali aree di produzione hanno moderato la stima fatta in precedenza. Le condizioni meteorologiche delle prossime settimane saranno decisive per correggere queste cifre, al rialzo o al ribasso.
Andalusia leader, ma in lieve calo
A livello regionale, si prevede un calo del 5% in Andalusia (stimato a 1.080.900 t, il 79% del totale nazionale) e del 17% in Castiglia-La Mancha (121.500 t), mentre per l’Extremadura si prevede una crescita di circa il 3% (80.500 t).
Dati AICA: scorte finali sotto le 300.000 tonnellate
L’AICA (Agenzia di Informazione e Controllo Alimentare che fa capo al Ministero spagnolo-MAPA) ha pubblicato i dati provvisori di settembre (ultimo mese della campagna 2024/25): produzione cumulativa di 1.419.128 tonnellate e uscite per 117.558 tonnellate (escluse le importazioni). Secondo il MAPA-AICA, a settembre sono state acquisite altre 3.725 tonnellate e la produzione cumulativa è stata di 1.419.127,66 tonnellate. Le uscite del mese di settembre dai frantoi sono state di 84.335 tonnellate, mentre le uscite cumulative dai frantoi per l’intera campagna è stata di 1.320.915,59 tonnellate.
Le scorte totali a fine campagna ammontavano a 290.218 tonnellate: 138.078 tonnellate nei frantoi, 149.196 tonnellate negli impianti di confezionamento (115.661 tonnellate alla rinfusa e 33.535 tonnellate confezionate) e 2.943 tonnellate conservati dal Patrimonio Comunale Olivicolo. Il forte progresso delle esportazioni porta le scorte a un dato di fine campagna al di sotto delle 300.000 tonnellate.
