Ercole Olivario 2025, i vincitori in un’edizione da record

Ercole Olivario 2025
I Vincitori e le menzioni speciali di Ercole Olivario 2025.
Si è conclusa a Perugia la XXXIII edizione dell’Ercole Olivario, concorso nazionale che premia le migliori produzioni olearie italiane. Nel 2025 assegnati premi a 12 oli tra Dop, Igp e fruttati evo. Qualità, sostenibilità e identità i temi chiave

In occasione della 33ma edizione dell’Ercole Olivario, il concorso nazionale dedicato alle eccellenze olearie italiane, il mondo dell’olio extravergine di oliva si è ritrovato per due giorni in Umbria, a Perugia, dove nella Sala dei Notari del Palazzo dei Priori sono stati proclamati i vincitori della prestigiosa selezione.

Come avviene ormai da molti anni, l’appuntamento 2025 ha costituito l’occasione per un confronto aperto tra i principali protagonisti del comparto. Istituzioni, associazioni di categoria, università e ovviamente produttori e operatori hanno restituito con i loro interventi una fotografia del settore.

Qualità e sostenibilità

Ribadito il fatto che la produzione olivicola e olearia è una componente essenziale del Made in Italy, con una dimensione iconico-identitaria di gran lunga superiore al suo peso economico e con una rilevanza anche turistica in importante crescita, ci si è soffermati sulle debolezze e criticità del sistema.

Tra i leitmotiv quelli:

  1. della necessità di aumentare la produzione per rispondere ad una richiesta crescente;
  2. di incentivare il recupero degli oliveti abbandonati, sia ai fini produttivi che per i riflessi in termini di recupero della biodiversità olivicola e di salvaguardia del territorio;
  3. di aumentare la sostenibilità economica, senza la quale qualsiasi programma ed azione di rilancio rischiano di frenare il ricambio generazionale e di rivelarsi lettera morta.

Altro tema quello della necessità di alzare ulteriormente l’asticella della qualità e delle denominazioni nell’acquisita consapevolezza che l’olio italiano, come d’altra parte lo stesso Ercole Olivario è lì a dimostrare, non teme rivali, ma deve trovare nuovi antidoti al fenomeno dell’Italian sounding che continua a generare ripercussioni molto pesanti, sia economiche che di immagine, sull’export agroalimentare tricolore.

Nuove strategie per rafforzare la filiera olivicola

Nel suo intervento Patrizio Giacomo La Pietra, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste (Masaf), ha tenuto a ricordare come sul finire del 2024 sia stato costituito presso il Dicastero un tavolo olivicolo nazionale per dare vita ad un nuovo piano di settore che traguardi i prossimi decenni. Tra i suoi inviti quello di arrivare, per la difesa e la promozione dell’olio italiano, ad un’organizzazione interprofessionale unica, passaggio questo accolto in sala da un lungo applauso. La Pietra ha posto infine l’accento sulla necessità di supportare il settore agendo su diversi livelli, a partire da investimenti nella ricerca scientifica per contrastare gli effetti dannosi dei cambiamenti climatici e in particolare la diffusione di nuove fitopatie.

Maurizio Servili, professore ordinario di scienze e tecnologie alimentari presso l’Università di Perugia e storico collaboratore dell’Ercole, ha sottolineato con efficacia come la valorizzazione dell’olio italiano debba puntare anche sulla sua differenziazione varietale e su una comprovata valenza salutistica che andrebbe utilizzata anche nei claim promozionali.

Ercole Olivario 2025, il concorso

Introdotti da Federico Sisti, segretario generale della Camera di Commercio dell’Umbria, ha aperto la cerimonia di premiazione il contributo di Giorgio Mencaroni, presidente dello stesso ente camerale e del comitato di coordinamento dell’Ercole Olivario del quale è alla guida da 16 anni, il quale ha rivendicato la rigorosa serietà e oggettività del premio, garantita dalla presenza notarile lungo tutto l’iter procedurale.

Un’alzata di palla per Andrea Prete, presidente di Unioncamere, che non si è sottratto dal dire che l’Ercole Olivario si configura ormai come il concorso oleario più importante in ambito nazionale.

Antonio Balenzano, direttore dell’associazione Città dell’Olio, si è invece soffermato sul rapporto tra olio e territori e su come la filiera dell’olio extravergine di oliva rappresenti un driver sempre più strategico del turismo enogastronomico italiano.

La giuria

Prima di procedere alla consegna dei premi, spazio alla giuria nazionale che, al termine della fase delle selezioni regionali, ha condotto gli assaggi dei 116 oli Dop e Igt giunti in finale. A guidare gli assaggi il capo panel Stefania D’Alessandro a capo di 16 degustatori professionisti provenienti da tutte le regioni italiane ad alta vocazione olivicola:

  1. Erika Pozzetto (Lazio),
  2. Stefano Roggerone (Liguria),
  3. Franco Pasquini (Toscana),
  4. Maria Piera Bacciu (Sardegna),
  5. Antonietta Altieri (Basilicata),
  6. Giuseppe Giordano (Calabria),
  7. Francesco Girardi (Campania),
  8. Antonietta Mazzeo (Emilia-Romagna),
  9. Donatella Di Sebastiano (Marche),
  10. Stefano Scuppa (Veneto),
  11. Giovanna Montalto (Sicilia),
  12. Nunzia Floriana De Palma (Puglia),
  13. Paolo Di Paolo (Molise),
  14. Gianfranco Pontoglio (Lombardia),
  15. Piero Damiani (Trentino-Alto Adige)
  16. e Erika Betti (Umbria).

Ercole Olivario, dunque, vetrina di una filiera che conta un milione di ettari coltivati e migliaia di realtà che esprimono l’identità più profonda dei territori e che trovano con il concorso un palcoscenico nel quale dare voce, visibilità e futuro all’oro verde italiano.

Ercole Olivario 2025, 12 etichette premiate

I premiati.

Dop/Igp Fruttato Leggero

1° ClassificatoColline di Romagna Dop dell’azienda Frantoio Paganelli di Santarcangelo di Romagna (Rn), Emilia-Romagna.

Dop/Igp Fruttato Medio

  • 1° Classificato - Trappeto di Caprafico olio Dop Colline Teatine dell’Azienda Agricola Tommaso Masciantonio di Casoli (Ch), Abruzzo;
  • 2° Classificato - Primo Olio Dop Monti Iblei del Frantoio Cutrera di Chiaramonte Gulfi (Ra), Sicilia;
  • 3° Classificato - Brisighello olio Dop Brisighella dell’azienda Terra di Brisighella di Brisighella (Ra), Emilia-Romagna;

Dop/Igp Fruttato Intenso

  • 1° ClassificatoDaje olio Dop Colline Pontine dell’azienda agricola Alfredo Cetrone di Sonnino (Lt), Lazio;
  • 2° ClassificatoPrima Oliva olio Toscano Igp del Frantoio di Croci di Massa e Cozzile (Pt), Toscana;

Extravergine Fruttato Leggero

1° ClassificatoEssenziale del frantoio Cioccolini Srl di Vignanello (Vt), Lazio.

Extravergine Fruttato Medio

  • 1° ClassificatoRiserva dell’azienda agricola Giovanni Cutrera di Chiaramonte Gulfi (Rg), Sicilia;
  • 2° ClassificatoFlores dell’azienda Frantoio Mercurius di Penne (Pe), Abruzzo.

Extravergine Fruttato Intenso

  • 1° ClassificatoCuncordu dell’azienda Nicola Solinas di Villacidro (Su), Sardegna;
  • 2° ClassificatoCetrone In dell’azienda agricola Alfredo Cetrone di Sonnino (Lt), Lazio;
  • 3° ClassificatoOlivastro dell’azienda Quattrociocchi Americo di Terracina (Lt), Lazio.

Premi speciali, menzioni e l’omaggio ai piccoli produttori

Nel corso della stessa cerimonia sono state assegnate anche 7 Menzioni e Premi speciali:

  • Olio Biologico: all’olio extravergine biologico monocultivar itrana Riserva Paola Orsini dell’azienda Paola Orsini di Priverno (Lt), Lazio.
  • Olio Monocultivar: all’olio Extravergine biologico Le Camminate dell’azienda agricola Adria Misiti di Sonnino (Lt) con la monocultivar Itrana e all’olio extravergine dell’azienda Cantina Sant’Andrea di Borgo Vodice (Lt) con la monocultivar Itrana, entrambe dal Lazio; poi all’etichetta Fam dell’oleificio F.A.M. SAS di Tranfaglia Antonio & C. di Avellino, Campania, con la monocultivar Ravece, e all’olio extravergine di oliva monocultivar Coratina dell’azienda Intini Srl di Alberobello (Ba), Puglia.
  • Amphora Olearia (miglior confezione): all’etichetta Serrilli - Coratina dell’azienda San Marco in Lamis di Foggia, Puglia.
  • Giovane imprenditore: assegnata ai migliori titolari under 40 degli oli ammessi in finale, all’azienda agricola Tedone Biagio di Ruvo di Puglia (Ba) con l’olio Tedò, Puglia.
  • Impresa Donna: all’azienda agraria Paola Orsini di Priverno (Lt), Lazio, e all’azienda Masoni Becciu di Valentina Deidda di Villacidro (Su), Sardegna.
  • Impresa Digitale Communication: all’azienda CM srl di Agello (Pg), Umbria.
  • Giorgio Phellas per il turismo dell’olivo a La Madre Terra Cooperativa Agricola di Sciacca (Ag), Sicilia.

Il giorno precedente erano stati proclamati i vincitori della sezione “Olive da Tavola” 2024 e consegnati i 10 riconoscimenti de “La Goccia d’Ercole” 2025, sezione introdotta allo scopo di sostenere le piccole produzioni quali motore di innovazione e qualità.

Ercole Olivario 2025, i vincitori in un’edizione da record - Ultima modifica: 2025-06-17T10:37:48+02:00 da Barbara Gamberini

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