Come era prevedibile, il focolaio di nove piante infette da Xylella fastidiosa subsp. pauca ST53, scoperto pochi giorni fa in zona indenne nel Sud-Est barese, tra Polignano a Mare e Conversano, nel corso del monitoraggio organizzato dall’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia e condotto dagli ispettori dell’Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali (Arif), si è arricchito di altre tre piante di olivo. Una di esse, ubicata alla latitudine Nord di 40,9849 gradi, segna il nuovo estremo settentrionale dell’epidemia, ormai a un passo dal 41° parallelo.
Altri tre olivi infetti da Xylella in zona indenne
Come emerge dal contatore del cruscotto del sito istituzionale Emergenza Xylella e come comunica Infoxylella, dagli ultimi quattro rapporti di prova vengono segnalati ben 11 nuovi olivi infetti, fra i quali sono compresi i tre del focolaio scoperto in zona indenne.
Sale così a 135 il numero di piante infette dal batterio finora riscontrate dal monitoraggio in corso.
Un nuovo olivo infetto in zona cuscinetto
Degli 11 olivi altri sette ampliano ulteriormente il focolaio presente a Fasano in contrada Lamalunga. Riguardo a tale focolaio, nel precedente aggiornamento, uno dei positivi sfiorava l’adiacente zona cuscinetto del Comune di Monopoli. Invece adesso uno dei sette campioni ha superato il confine e si trova, quindi, in zona cuscinetto.
Una delle conseguenze pratiche di questo sconfinamento è che non ci si limiterà più al semplice abbattimento delle piante infette, ma, in adempimento del Regolamento Ue n. 2020/1201, nel caso della pianta ricadente in agro di Monopoli dovranno essere abbattute anche le piante delle specie sensibili presenti nel raggio di 50 metri.
L’ultimo olivo infetto in zona di contenimento
Infine l’ultimo degli undici olivi positivi al batterio è stato ritrovato in zona di contenimento, in agro di Martina Franca (Taranto), ma a un paio di chilometri a Est del centro abitato di Alberobello (Bari), sempre più interessato dalla presenza del batterio.
