Tersan Puglia, biofertilizzanti dagli scarti dell’olivicoltura

tersan puglia
Tersan Puglia avvia con Assoproli un progetto di economia circolare: dagli scarti dell’olivicoltura, come le foglie d’ulivo, nascono biofertilizzanti utili a rigenerare i suoli

Tersan Puglia, azienda specializzata nel compostaggio e nella produzione di biofertilizzanti, lancia “Filiere circolari”, un progetto di agricoltura rigenerativa che parte dall’olivicoltura e mira a trasformare gli scarti agricoli in risorse fertili per la terra. Il modello si basa sulla collaborazione con Assoproli Bari, tra le maggiori organizzazioni di produttori di olio extravergine in Europa, con 20mila olivicoltori, 16 cooperative e oltre 50mila ettari coltivati.

Al centro del progetto c’è il recupero del fogliame residuo della raccolta delle olive, che, unito ad altri scarti organici, viene trasformato in fertilizzante biologico. Questo ritorna nei campi d’origine, arricchendo il suolo di microrganismi e migliorando la salute degli ulivi.

In Puglia, biofertilizzanti da foglie d’ulivo

Nella prima fase del progetto, Assoproli ha conferito a Tersan circa 40 tonnellate di fogliame, da cui sono state ottenute 180 tonnellate di biofertilizzante utilizzate su 150 ettari di uliveti. Oltre al beneficio agronomico, l’operazione ha evitato 150 tonnellate di emissioni di CO₂, contribuendo attivamente alla mitigazione climatica.

«Questo progetto rappresenta il cuore della nostra missione – afferma Leonardo Delle Foglie, amministratore delegato di Tersan Puglia – che da 50 anni trasforma lo scarto organico in valore per l’ambiente. Con il nostro biofertilizzante Bio Vegetal, aiutiamo i suoli a rigenerarsi in modo naturale».

L’olivicoltura come punto di partenza per filiere agricole rigenerative

Il progetto olivicolo è solo il primo passo. Tersan Puglia intende replicare il modello anche in altre filiere agricole, come quelle del vino, dell’ortofrutta e della pasta. L’obiettivo è costruire ecosistemi produttivi sostenibili, capaci di aumentare la fertilità dei terreni e ridurre l’impatto ambientale dell’agricoltura.

Ogni azienda coinvolta riceve non solo il biofertilizzante, ma anche un supporto tecnico per migliorare la sostenibilità complessiva delle pratiche agricole, in particolare attraverso percorsi di riduzione dell’impronta carbonica.

Formazione tecnica per agronomi e operatori olivicoli

Durante la presentazione ufficiale del progetto, ospitata nella sede Tersan Puglia di Modugno, si è svolto anche un workshop tecnico dedicato ai tecnici agronomi di Assoproli, dal titolo “Olivicoltura sostenibile. L’importanza della fertilità biologica del suolo”. Il focus è stato l’utilizzo di biofertilizzanti derivati dagli scarti fogliari e il loro ruolo nella rigenerazione del suolo.

«Promuoviamo pratiche agricole sostenibili e la trasformazione degli scarti in risorse – ha sottolineato Luca Brenna, responsabile d’Impatto di Tersan –. L’olivicoltura, risorsa preziosa per il Sud Italia, è il punto di partenza di un cambiamento più ampio»

Tersan Puglia, una B Corp radicata nella terra e nella sostenibilità

Fondata nel 1974 da Silvestro Delle Foglie, Tersan Puglia è pioniera del compostaggio e della valorizzazione della materia organica. Il suo biofertilizzante Bio Vegetal, certificato Bioagricert, migliora la fertilità biologica del suolo e la qualità delle produzioni agricole.

Oggi l’azienda è Società Benefit e B Corp certificata da B Lab, a conferma del suo impegno nel creare valore ambientale, sociale ed economico che superi quello assorbito. L’impianto industriale di Modugno, uno dei più avanzati del Sud Italia, consente di trasformare i rifiuti organici della raccolta differenziata in un prodotto agricolo ad alta efficienza.

Dalla foglia al campo: un ciclo che si chiude

Per Andrea Pezzolla, responsabile tecnico di Assoproli Bari, «la sostenibilità ambientale è un obiettivo imprescindibile. Con Tersan Puglia vogliamo valorizzare foglie e sottoprodotti dell’olivicoltura per ottenere fertilizzanti interamente derivati dalla nostra filiera».

Un ritorno alla terra in senso letterale: l’olivo che nutre se stesso grazie a un processo rigenerativo, circolare e replicabile. È questa la sfida che Tersan Puglia ha raccolto, con lo sguardo rivolto al futuro dell’agricoltura mediterranea.

Tersan Puglia, biofertilizzanti dagli scarti dell’olivicoltura - Ultima modifica: 2025-05-22T12:08:32+02:00 da Barbara Gamberini

2 Commenti

    • Rispetto alle foglie recuperate dalle operazioni di molitura e fornite delle aziende membra di Assoproli non è possibile dire se siano tutte da agricoltura biologica. Per quanto concerne il biofertilizzante Bio Vegetal, prodotto da Tersan Puglia, è regolarmente iscritto nei registri dei fertilizzanti ammessi in agricoltura biologica del SIAN, possiede la certificazione BioAgricert ed è marcato CE, quindi riconosciuto come fertilizzante ammesso in agricoltura biologica, commercializzabile in Europa e negli altri continenti.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome